Il metodo Cilento: storia ed evoluzione

Parco nazionale del Cilento

Tutti desideriamo una vita serena e lunga in piena salute. A sud di Salerno, tra montagne e chilometri sconfinati di costa, troviamo il Parco Nazionale del Cilento, custode dei segreti della longevità.
Il Cilento è patria della Dieta Mediterranea e terra dei centenari. Qui, da diversi decenni, è custodito il “Metodo Cilento”: un connubio di buone pratiche di vita e cibo sano.

Nel Cilento, dunque, si vive più a lungo. A confermarlo è un censimento di qualche anno fa, da cui è emerso che la media di vita delle donne è di 92 anni e degli uomini di 85 anni, rispetto agli 85 anni delle donne a livello nazionale e agli 80 degli uomini.
Già nell’Ottocento Murat aveva intuito che in questo territorio si vivesse bene. Nel 1811, da poco nominato Re di Napoli e in visita nel Cilento, pronunciò la seguente frase dal Belvedere di San Costabile nel borgo medievale di Castellabate: “Qui non si muore”.
E non si sbagliava affatto.

Questa sua intuizione fu poi confermata dagli studi di Ancel e Margaret Keys. Negli anni sessanta i due biologi statunitensi scoprirono i benefici della dieta mediterranea e ne individuarono il suo legame con la longevità. Questo fu possibile grazie agli studi sullo stile di vita dei cilentani, che era molto diverso da quello dei propri conterranei americani. La prima cosa che notarono, in villeggiatura nella località costiera di Pioppi, fu il bassissimo tasso di persone con problematiche cardiache. Affascinati dal luogo, dal modo di vivere e dal buon cibo, decisero ben presto di trasferirsi in questo territorio.

Il Metodo Cilento si riassume in quattro punti:

  • movimento
  • riposo
  • essere parte di una comunità
  • spiritualità

il tutto accompagnato da cibo sano e di produzione locale.

Il metodo Cilento, elogio alla vita lenta

 

La concezione del tempo per i cilentani è qualcosa di “sacro”. Fare le cose con calma, ossia “cuoncio cuoncio”, non equivale a dire “perdere tempo”, ma a fare le cose senza fretta e nel modo corretto.
La vita di campagna è una vita dura e di sacrifici. Inizia la mattina molto presto e termina prima del calar del sole. Viene scandita dai rintocchi del campanile del paese, che segna il tempo ogni 15 minuti.

Durante la giornata:

  • si lavora la terra, che ripagherà con frutti ed ortaggi di stagione;
  • si sta con gli animali;
  • si gode dell’area salubre della campagna, molto lontana dallo smog cittadino.

Prima del tramonto tutti si ritrovano a casa, per preparare la cena e godere del pasto realizzato con i prodotti della propria terra.

L’importanza del movimento

Il buon cibo va sempre associato all’ attività fisica e i cilentani lo sanno bene. La passeggiata è una delle caratteristiche fondamentali del Metodo Cilento e non può mancare nelle abitudini quotidiane. Lo stimolo a passeggiare è anche favorito dalla collocazione dei paesini l’uno vicino all’altro. In inverno la passeggiata viene preferita nel primo pomeriggio, subito dopo il pranzo, mentre in estate all’ora del tramonto. Deve essere condotta con un’andatura moderata, senza affanni ed in compagnia, ossia “cuoncio cuoncio”.

È noto che camminare fa bene, abbassa il tasso di colesterolo, previene l’obesità e l’ipertensione. Uno studio del 2020, realizzato su donne di mezza età, ha evidenziato un aumento della mortalità del 52% in quelle che fanno vita sedentaria rispetto a donne che fanno regolare attività fisica. Una percentuale doppia dovuta a patologie cardiovascolari. Bastano inoltre soltanto venti minuti di passeggiata al giorno per almeno cinque volte a settimana per rigenerare corpo e anima.

Il riposo

Sappiamo bene che dormire otto ore la notte fa bene, ma davvero riusciamo a concederci questo tempo? Spesso ci troviamo a dormire molte meno ore, perché abbiamo troppi impegni durante la giornata e non riusciamo a portarli a termine. Questo genera stress, ansia ed insonnia. La vita moderna ci vede costantemente correre durante la giornata, nel traffico della città, e spesso non riusciamo a terminare tutte le attività che ci siamo proposte. I cilentani, invece, riescono a completare tutte le attività senza troppi stress e dedicano il giusto tempo per il riposo.

 Vita comunitaria e spiritualità

L’essere parte di una comunità è una delle peculiarità del Metodo Cilento. Ogni cilentano vive a pieno la comunità partecipando attivamente a tutte le attività del paese: dalle feste del santo patrono ai matrimoni ai funerali. Tutti partecipano spontaneamente sin da piccoli e lo fanno con piacere per mantenere vive e attive le tradizioni popolari.

Sapete qual è il rituale di ogni domenica per i cilentani? Il ragù. Ogni domenica nelle case si prepara il pranzo domenicale. Le donne iniziano a prepararlo già dalle prime ore del mattino, perché uno dei segreti di un buon ragù è la cottura a fiamma bassa e a lungo, il cosiddetto “puppitiare“. Nelle vie del paese echeggia un crocevia di sughi cotti con pezzettoni misti di carne in cui verranno tuffati, quasi sicuramente, i fusilli cilentani realizzati al ferretto. Il pranzo della domenica è il momento di maggiore incontro delle famiglie. Una pausa di unione familiare da concedersi stando uniti a nonni e nipotini gustando almeno una pastarella a fine pranzo.

Il ragù a cottura lenta

 

Il pranzo domenicale è l’invito all’unione al focolare, che segue alla messa domenicale di mezzogiorno, altro punto cardine del Metodo Cilento: la spiritualità.

La partecipazione ai riti liturgici è una costante durante tutta la vita. Partecipare a riti, manifestazioni, processioni, feste equivale a sentirsi parte unica della comunità. Ogni paese ha la sua festa patronale e vi partecipano tutti con gioia. Il partecipare attivamente alla vita di comunità nutre il benessere psicofisico dei cilentani e mantiene vive le tradizioni di una volta.

Dieta mediterranea caratteristiche e benefici

Se si pensa ad un tipo di alimentazione sana ed equilibrata viene subito in mente la Dieta mediterranea. Il modello alimentare di questa dieta è basato sull’utilizzo di cibi sani, del territorio e di stagione.

La storia

La Dieta mediterranea è un modo di mangiare che è stato sviluppato lungo le coste del Mediterraneo, in particolare in Grecia, Italia e Spagna. Si basa principalmente sull’utilizzo di alimenti come frutta e verdura fresca, cereali integrali, legumi, noci e semi, olio d’oliva, pesce e carne magra.

I cibi processati e le bevande zuccherate sono limitati. Ci sono molte ragioni per cui la Dieta Mediterranea è considerata una delle più sane al mondo punto per cominciare i suoi alimenti sono ricchi di sostanze nutritive importanti, come vitamine sali minerali, fibre e sostanze antiossidanti.

Molte ricerche hanno dimostrato che questa dieta è associata ad una serie di benefici per la salute, tra cui una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, ma anche obesità ed alcune forme di cancro.

La Dieta Mediterranea non è solo una questione di salute, ma anche una tradizione culturale che ha radici profonde nella storia e nella geografia del nostro paese. E’ stata sviluppata in risposta alle risorse disponibili localmente, come prodotti della terra e del mare, e alle abitudini e preferenze culinarie delle persone che vivono lì.

Oltre agli alimenti, come già anticipato, molto importante è uno stile di vita sano.

Olio di oliva

Olio di oliva

I benefici

Vien da sé che coniugare una tipologia di dieta variegata e sana, associata ad una passeggiata in compagnia dona benessere fisico e mentale. Ritagliarsi del tempo per sé stessi permetterà di vivere in modo più sereno e meno stressante.

La Dieta Mediterranea è stata riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei modelli alimentari più salutari al mondo.

Gli alimenti

La dieta mediterranea è nota per essere una delle diete più sane al mondo, grazie alla sua varietà di alimenti freschi e nutrienti.

I prodotti della terra, come frutta e verdura, sono fondamentali. Le verdure a foglia verde, come spinaci, lattuga, rucola e bietola, sono ricche di minerali e vitamine e possono essere consumate crude in insalata o cotte in zuppe e guarnizioni. Anche i pomodori, i peperoni, le carote, le zucchine e le melanzane sono comuni nella dieta mediterranea che possono essere cucinate in una varietà di modi, come grigliati, arrostite o in umido.

La frutta fresca è un’altra componente importante della dieta mediterranea e può essere consumata come dessert o come spuntino durante il giorno. Le mele, le banane, le arance, le fragole, i fichi sono solo alcune delle frutte che si trovano comunemente nella dieta mediterranea.

La pasta, il pane riso integrale sono carboidrati complessi che forniscono energia a lunga durata e sono spesso combinati con verdure e proteine magre, per rendere piatti sani e sostanziosi.
L’olio d’oliva è spesso utilizzato per condire questi piatti e aggiungere sapore.

Il pesce e la carne magra sono fonti proteiche e vanno consumate almeno due volte a settimana. Salmone, tonno, sardine sgombri sono ricchi di acidi grassi Omega 3, che sono importanti per la salute del cuore e del cervello.

Infine, i legumi come i fagioli, le lenticchie e i ceci sono un’altra fonte importante di proteine e fibre. Sono alimenti versatili e possono essere utilizzati in molti piatti diverse come insalate, stufati e zuppe, e possono anche essere utilizzati per sostituire la carne in alcune ricette.

Zuppa di legumi

Zuppa di legumi

 

In conclusione, il cuoncio cuoncio è molto di più – come si è visto – di una pura espressione idiomatica dialettale, è qualcosa che si riflette sulla filosofia di vita, sui comportamenti, sulle attitudini alimentari, sulla vita sociale. È un microcosmo che si è salvaguardato nel tempo come un patrimonio di una comunità gelosa delle proprie tradizioni.
E le nonne e i nonni, fonte di saggezza popolare, capaci di dispensare segreti del vivere sano secondo natura, ne sono testimoni e custodi al tempo stesso.

2 commenti

  1. Grazie ! Un articolo che ci esemplifica in maniera semplice eppure perfetta quanto poco basterebbe per vivere sani e felici .
    Purtroppo però sono i nostri tempi a tirarci dall’altra parte , e a rendere difficile uno stile semplice. Ma io ci provo ogni giorno ad abituarmici, e piano piano sento che qualche passo verso la giusta direzione lo sto facendo : prima ho letto vari libri ,tra cui anche il metodo Cilento appunto ,che consiglio vivamente a tutti; sono stata poi in Liguria ,a Venezia ,in Puglia ,in Sardegna e quest’anno andrò in Sicilia ,per assaggiare sul posto i piatti tipici e carpirne i segreti ,oltre che per parlarne con i locali ,e sto sperimentando molte ricette ,tra cui scelgo quelle da fare mie , per il mio quotidiano .Sono un’esplosione di gusto e semplicità, e anche molto economiche ! Le orecchiette cime di rapa e briciole di tarallo ,paccheri con pesto di fave,erbe e burrata , e che dire del pancotto e fagioli alla casertana ? Il nostro sud è così bello e buono ,che se dovessi dare una definizione di paradiso non avrei dubbi …
    I Cilentani inoltre, ci ricordano che il tempo per un amico si trova sempre , cosa che da noi non è sempre scontata , hanno fede e sono equilibrati ,cosa che da noi non è sempre scontata e hanno forte il valore della famiglia .Tutti ” particolari ” che fanno star bene lo spirito .Grazie ancora e complimenti per aver trattano così bene l’argomento.
    Un vero manifesto dai tempi passati ,ma ancora assolutamente attuale !

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