Il Frantoio Turri i trova a Cavaion Veronese (Verona) sul Lago di Garda, nella parte orientale. La storia di Olio Turri è iniziata alla fine dell’Ottocento con Mario Turri, nel suo ruolo di castaldo, “l’agronomo dei nostri giorni”. La passione per la coltivazione di queste meravigliose piante venne trasmessa di padre in figlio fino ad oggi. Nel 1951 il figlio Giancarlo ha fondato il Frantoio fratelli Turri, l’azienda che oggi noi conosciamo. La mission è sempre stata quella di coniugare una produzione di olio di oliva di qualità e sostenere la diffusione della cultura dell’olio. Questo impegno dei Fratelli Turri, espresso nel lavoro quotidiano, ha coinvolto anche altri più piccoli olivicoltori della riviera orientale del Lago di Garda. Il Frantoio è diventato così un punto di riferimento per un gran numero di produttori di olio del territorio. Nell’azienda di Cavaion Veronese vengono selezionate con attenzione e scrupolo le olive destinate al pregiato e profumato Extravergine Garda DOP, che si affianca alla linea degli oli prodotti con olive italiane.
Oggi i fratelli Turri esportano l’olio extravergine di oliva italiano 100% in tutta Europa, negli Stati Uniti e nei paesi orientali. Dalla fine degli anni ‘80 producono olio evo biologico certificato. Dal loro rispetto per l’ambiente, per la tradizione e per la cultura della propria terra nascono oli di grande qualità. Rispettare le tradizioni senza fermare l’innovazione serve ad onorare l’amore e l’impegno che qualcuno ha messo prima di noi. Rispettare ciò che ci è stato lasciato rende le persone che ce lo hanno donato ancora parte di noi.
Olio Turri e AIFB: obiettivi da raggiungere insieme
L’obiettivo che si prefigge il contest di AIFB “A tavola con olio Turri” è espresso nella loro mission: diffondere la cultura dell’olio. Un consumatore dovrebbe poter interagire con il prodotto per fare delle scelte informate. Sarebbe bello poter annusare e assaggiare l’olio, comprenderlo per poter scegliere in base al ruolo che deve ricoprire nella nostra dieta quotidiana. L’olio è come il vino, per esaltare la pietanze e creare armonia devi scegliere il vino giusto ma anche l’olio giusto.
Assaggiare prima di acquistare non è possibile. A scatola chiusa compri solo Arrigoni diceva quella famosa pubblicità di fine anni ‘60 che iniziava a spingerci verso un consumismo ottuso. Acquistare senza farsi domande è quello che un ventennio di pubblicità ci ha spinto a fare tuttalpiù la domanda ammessa era, quanto costa? Questo ci ha spinto a valutare il cibo per quanto costava, una spinta al ribasso e non alla qualità. Per fortuna oggi ci sono sempre più segnali in controtendenza e c’è una maggiore consapevolezza che prodotti come l’olio, se costano poco, vuol dire che sono di scarsa qualità. Attraverso l’impegno e lo studio dei nostri soci, che hanno raccontato e scelto come utilizzare l’olio non semplicemente come condimento, vogliamo stimolare i consumatori a porsi delle domande.
Vogliamo contribuire alla nascita di una nuova consapevolezza in materia di cibo e del ruolo che esso ha nella nostre vite. Il valore di ciò che scegliamo è il valore che diamo alla nostra vita sana. Speriamo quindi, con la nostra comunicazione, di contribuire a sensibilizzare e a stimolare nei consumatori sempre più domande riguardanti gli alimenti e chi li produce.
Contest Olio Turri: chi ha partecipato
Potrei dire: abbiamo partecipato tutti!
Tutti gli associati, le tante persone che ci seguono e che seguono i nostri soci sono stati coinvolti dalla narrazione dei blogger partecipanti. Ci siamo stupiti, per le ricette presentate, originali e per nulla scontate. Ci hanno aperto un mondo per l’utilizzo dell’olio in pasticceria. Olio Turri leggero e fruttato si presta molto per queste preparazioni. Ci hanno raccontato l’olio Turri da diverse prospettive. Ma se in tantissimi siamo stati solo spettatori, i protagonisti sono loro: i dieci blogger coinvolti e i cinque giudici che hanno valutato le ricette.
Giudice per lo Storytelling: Mario Stramazzo
Mario Stramazzo, nato a Piove di Sacco (Pd) sotto il segno dello Scorpione, si è laureato in Medicina e Chirurgia ma avendogli il fato donato una penna felice ed una grande curiosità verso il mondo dell’enogastronomia, è diventato ben presto giornalista pubblicista.
Scrive per i quotidiani del Gruppo Gedi, il Gazzettino, La Difesa del popolo dove racconta tutto ciò che di bello e di buono scopre durante le sue scorribande, grazie alla sua inesauribile curiosità (e competenza). Scrive anche per la testata on line “il Journal” e per “Vino e Cibo”, sito da lui ideato e curato.
E’ docente per la Camera di Commercio e Commissario d’esame esterno per l’Istituto professionale “Manfredin” di Este per le sezioni alberghiera, cucina e sala. E’ membro e consultore dell‘Accademia Italiana della Cucina delegazione Rovigo Adria Chioggia e membro di giuria di vari concorsi enologici e gastronomici. Ha curato numerose pubblicazioni inerenti il mondo dell’enogastronomia, del turismo e dell’accoglienza.
Da sinistra verso destra: primo piano di Mario, Mario che imbocca un’amica, Mario e Anna Maria Pellegrino insieme a cuochi e altre persone sulla terrazza di un hotel di Venezia.”
Giudice per la tecnica di cucina: Claudio Crivellaro
Claudio Crivellaro, nato nella provincia di Padova sotto il segno dello Scorpione, è attualmente è Chef dell’Abano Grand Hotel ad Abano Terme (PD), dopo quasi vent’anni trascorsi all’hotel Bristol Buja, sempre ad Abano Terme. E’ stato Presidente della sezione FIC di Padova dal 2011 al 2015 e Presidente dell’Unione Cuochi del Veneto dal 2015 al 2019.
Come Team Chef nel concorso caldo a squadre ai campionati italiani di cucina 2010 ha portato la squadra a diventare campione d’Italia. E’ impegnato nel sociale con il dipartimento emergenze di FIC nel terremoto dell’Aquila 2009 e ad Amatrice nel 2014.
Collage di tre foto, da sinistra verso destra: primo piano dello chef Claudio Crivellaro, due piatti preparati dallo chef, il primo a base di verdure e frutta il secondo pesce.
Giudice per la fotografia: Valentina Gallimberti Ballarin
Valentina Gallimberti, nata a Chioggia sotto il segno dell’Ariete, si è diplomata in ragioneria ma la sua strada era già stata segnata dalla nonna emiliana che le ha trasmesso tutta la passione per il buon vino e per il cibo.
Elementi che diventano gusto e sapore o storie ed emozioni a seconda di dove volga l’obiettivo delle sue macchine fotografiche, guidate dal suo occhio indagatore di eterna esploratrice sempre alla scoperta del vero e del reale che più piace al nostro sguardo. Fra i suoi scatti memorabili quelli che le hanno valso il premio delle Città del Vino per Calici di Stelle, quelli esclusivi degli chef di Stelle del Nordest, dei dolci di Maestro Biasetto, o delle Marie della festosa Venezia e del suo Carnevale. Altri ancora sono quelli sulla sua amata laguna Sud e sulle tante pagine internet che le rendono meritato risalto. Magari senza citarla, appropriandosi indebitamente della tanta maestria di chi, da una passione, la fotografia, ne ha fatto un lavoro.
A sinistra la laguna con le reti sullo sfondo all’alba, foto di una pizza con al centro un bocconcino di mozzarella, un nido di fettuccine al pesto e una vassoio di zeppole di pasta choux farcite con crema al burro di nocciole
Giudice per la valorizzazione dell’ingrediente: Sara Bardelli
Sara Bardelli, nata nella provincia di Perugia sotto il segno dello Scorpione, architetto per lavoro e per passione food blogger dal lontano 2006, appassionata di cucina e di cibo da sempre.
Nel 2011 ha conseguito l’attestato di “Assaggiatrice d’olio” ma prima ancora ha collaborato alla Guida ai Ristoranti d’Italia de L’Espresso. Socia fondatrice di AIFB. Nel 2020 ha lanciato il progetto “Umbria Food Map”, la mappa delle migliori piccole aziende agroalimentari dell’omonima regione.
Foto di Sara Bardelli giudice del contest di Olio Turri Aifb. Architetto e assaggiatrice di Olio evo, socia fondatrice dell’associazione.
Giudice per l’originalità della ricetta: Anna Maria Pellegrino
Anna Maria Pellegrino, nata a Venezia sotto il segno dei Pesci, nella seconda parte della sua vita è cuoca e narratrice gastronomica, Accademica della Cucina Italiana e docente di Storia e Cultura del cibo, è anche autrice Tv, blogger dal 2008 e presidente fondatrice dell’Associazione Italiana Food Blogger. Si ritiene una Artigiana e una Filosofa della cucina con la sapienza celata dei contadini e una narratrice della storia del cibo che ama cucinare, scrivere di cultura del cibo e sviluppare ricette che partono dalla tradizione ma che ammiccano alla modernità.
Foto Anna Maria Pellegrino, sorridente con un bicchiere in mano per l’aperitivo.
A tavola con Olio Turri: le ricette
Ecco le venti ricette, dolci e salate elaborate per Olio Turri.
Agostino Budelacci del blog Cuocogoloso.it: Biscotti cuor di mela all’olio e Penne con pesto di ceci e pomodori secchi
Andrea Laganga del blog maremmachecicia.it: Spuma fredda all’olio e lime e Gran Lesso a freddo.
Barbara Gay del blog ilprofumodellemeleselvatiche.it: Blueberry Pie all’olio d’oliva e Gazpacho andaluso.
Gabriella Pizzo del blog incucinaconmammaagnese.com: Delizie all’olio e Quaglia in doppia cottura con cipolle in due consistenze.
Lucia Antenori del blog Quellalucinanellacucina.it: Torta fredda allo yogurt senza uova e Torta di patate.
Micaela Ferri del blog lericettedimichi.it: Gallette alle albicocche e mandorle e Rana pescatrice con olio alle erbette.
Miria Onesta del blog dueamicheincucina.it: Plumcake all’olio extra vergine di oliva e cioccolato fondente e Pesce persico con verdure.
Serena Bringhelli del blog cucinaserena.it con: Panna cotta all’olio con oreo salato e Tartare di gamberi, mango e burrata.
Tanya Scotto D’Aniello del blog tanyascotto.it: Cake all’olio e Panzanella croccante.
Vittoria Tassoni del blog vittoriaincucina.it: Tartellette alle nocciole con cremoso all’olio e cioccolato bianco e Raviolini all’ortica ripieni di ricotta e limone.
Non ci rimane che attendere le votazioni dei giudici!
Grazie per il sostegno e per aver organizzato questo evento.