Cucinare, fotografare, scrivere in italiano corretto, conoscere le materie prime, divulgare il concetto di qualità; in breve dunque: comunicare il cibo. Questo è l’obiettivo principale che ogni food blogger, per come noi lo vediamo, dovrebbe avere. Sabato 9 Maggio ci siamo trovati a parlarne in un contesto prestigioso: il convegno formativo “L’informazione agroalimentare” organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti in occasione del festival Genius Loci. Il nostro intervento era intitolato, non a caso, “La comunicazione spontanea del cibo”: ecco il punto, dunque. La spontaneità, la passione e la curiosità: sono questi gli elementi che ci spingono a parlare di cibo e ad approfondire ogni giorno le nostre conoscenze.
Essere i “cantastorie” del cibo non è però un motivo per essere approssimativi, superficiali o impreparati: è per questo che l’AIFB sta puntando fortemente sulla formazione, poiché crediamo che il nostro mezzo (un blog, ovvero un diario pubblico) presupponga l’assunzione di una certa dose di responsabilità, essendo rivolto potenzialmente ad un pubblico illimitato. La formazione può essere organizzata nei modi più differenti, così come abbiamo cercato di fare fin dall’inizio: i corsi di fotografia e video con fotografi e videomaker professionisti; i mini-corsi online con esperti del settore per approfondire argomenti come il miele o la pesca sostenibile; i numerosi blogtour, durante i quali siamo entrati in contatto con piccole realtà, tradizioni a rischio di scomparire, materie prime eccezionali, produttori appassionati, chef di grande livello, territori e personaggi ricchi di cose da dire ma muti e sconosciuti. È a loro che vogliamo dar voce, perché solo chi si sporca le mani possiede la conoscenza e riesce a trasmetterla a chi sa ascoltare. Ma fra l’ascoltare ed il comunicare c’è un mondo fatto di approfondimento e corretto uso dei mezzi di comunicazione.

E dunque chi siamo noi food blogger? Cuciniamo ma non siamo cuochi; scattiamo foto ma non siamo fotografi; scriviamo ma non siamo giornalisti. Eppure ci siamo, e dedichiamo molto tempo a questa passione: noi di AIFB pensiamo che sia possibile, con impegno e studio, acquisire un ruolo che adesso è ancora abbozzato ma che potrebbe essere utile per far arrivare una voce positiva anche ai non addetti ai lavori. Sì perché, come osservava correttamente Claudio Mollo, giornalista e fotografo fra i relatori del convegno, ovunque si parla di cibo a sfinimento: in televisione, sui giornali, durante gli eventi… Eppure è come se non se ne parlasse affatto poiché, osserva sempre Mollo, i carrelli della spesa vengono riempiti in maniera scriteriata. Di fretta. Sciattamente. Senza conoscenza. Senza passione. Eppure il cibo è piacere, oltre che sostentamento. E dunque la nostra ambizione di food blogger che vogliono essere presenti sul territorio e, perché no, fra la gente in cerca di ricette online, è anche quella di dare un contributo per portare un po’ di qualità in più – e magari quantità in meno – nelle case della gente comune. In rete c’è di tutto, infatti: la rete è libera, per fortuna. E c’è spazio per tutti. Ma vorremmo fare la nostra parte affinché un mezzo tanto potente sia usato per andare in una direzione positiva: una comunicazione giusta ed utile.
La reazione a dir poco benevola di una platea di giornalisti come quella di sabato scorso, di fronte a questa nostra presentazione, è un ulteriore sprone per continuare su questa strada. C’è stata sorpresa e ammirazione nell’apprendere le finalità di AIFB e il grande impegno formativo, e ci son state anche le attese domande piccanti sul tanto vituperato rapporto dei food blogger con le aziende. I giornalisti devono infatti rispondere ad una precisa deontologia: noi, invece, no. O almeno non per legge, al momento, ma per scelta possiamo e dobbiamo farlo. Tenere fede ai nostri obiettivi, restare indipendenti e puntare all’onestà intellettuale sono le regole che devono indicarci la giusta direzione.

Nel pomeriggio si è tenuta poi la premiazione del contest “
La macchia nel piatto“: erano presenti, oltre ad una rappresentanza del Comune di Castagneto Carducci, anche alcuni membri della giuria:
Claudio Mollo e lo chef
Luciano Zazzeri che hanno commentato, insieme ai finalisti ed ai soci presenti, le ricette presentate e le tre finaliste in particolare. Ha vinto
Maria Greco Naccarato con la sua ricetta de “
il coniglio nella macchia“: a lei vanno i
complimenti del direttivo, e un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato, nonché alla socia
Cristina Galliti che ha lavorato per portare AIFB a Genius Loci.
condivido e sottoscrivo ogni singola parola, è stata una gran soddisfazione conquistare la platea dei giornalisti e i relatori sul palco a Genius Loci, io c'ero! grande Sara, pacata, garbata ma determinata e precisa!!! Molto bene Aifb!
Mi piace il tono usato, senza trionfalismi. Profilo basso e lasciamo che le nostre azioni parlino per noi.
Non facciamo convention, preferiamo invece investire nella formazione dei soci.
Preciso come ogni post di AIFB
Perfettamente d'accordo su tutto.
Grazie