La torta del Dunizet

Torta Dunizet

Pubblicazione: 8 Aprile 2016

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Giornata Nazionale della torta del Dunizet

Ambasciatrice Ilaria Talimani per il Calendario del Cibo Italiano – Italian Food Calendar

Gaetano Donizetti, uno dei più celebri operisti italiani, è nato a Bergamo nel novembre del 1797, ivi morto a soli 50 anni, l’8 aprile del 1848.
La sua arte va considerata come il culmine della musica italiana proprio nel momento di passaggio dal romanticismo iniziale del secondo Rossini, definito tiepido, al romanticismo appassionato di Giuseppe Verdi. Quest’ultimo, peraltro, venne caldamente raccomandato in Austria proprio dal Donizetti, che seppe vedere in lui un grande potenziale.
La produzione di Donizetti è stata davvero prolifica; egli ha donato alla lirica e al mondo intero capolavori indimenticabili come L’elisir d’amore, Anna Bolena, Lucia di Lammermoor, Lucrezia Borgia e Don Pasquale, contenenti alcune delle pagine più alte e appassionate del repertorio lirico di tutti i tempi.
La cosiddetta “poetica della fretta” ha contraddistinto tutta la sua instancabile produzione: un incessante lavoro in cui l’estro creativo, invece di essere stressato e turbato dai ritmi frenetici delle scadenze imposte dalla vita teatrale di quel tempo, ne era anzi sollecitato e mantenuto vivo ed attivo dalla tensione.
Il risultato è il suo immenso lascito che consta di circa 70 opere, 28 cantate con orchestra o pianoforte, svariate composizioni di carattere religioso, brani sinfonici e circa 250 liriche.

Donizetti

Alla sua morte la città di Bergamo gli ha reso omaggio organizzando delle “esequie magnifiche” (come riporta Giovannina Basoni in una lettera pubblicata da G. Zavadini) “a cui assistettero oltre quattromila persone, con un corteo di quattrocento fiaccole, e i giovani della città portarono la bara al cimitero, malgrado che la già grande distanza dal cimitero sia stata molto aumentata in quanto gli abitanti dei sobborghi vollero anch’essi dare un ultimo saluto al grande Maestro, facendo passare il corteo per quelle vie che, come tu sai, vi sono circa tre miglia di percorso”.
E da quel momento la città non ha mai smesso di onorare “il figlio della sua terra”. In una gita sentimental-biografico-culturale tra la città alta (Bèrghem de hura) e la città bassa (Bèrghem de hota), possiamo ammirare i luoghi della memoria dedicati all’operista: la casa in via Borgo Canale dove nacque, il museo Donizettiano, e i monumenti funebri di Donizetti e del caro maestro Mayr nella Basilica di Santa Maria Maggiore, la via Donizetti, la piazzetta dove sorge il monumento (a Donizetti) per poi raggiungere il culmine davanti all’elegante mole del Teatro Donizetti.

Elisir06

Proprio davanti al teatro Donizetti sorge la pasticceria Balzer.
Intorno alla metà del secolo scorso sia la pasticceria che il teatro godevano di ampia risonanza. La frequentazione degli eleganti caffè della “passeggiata” (intendendo il lungo sentiero) permetteva ai bergamaschi di rivivere l’eco della romana via Veneto. Con il teatro dirimpetto, infatti, in quegli anni era frequente incontrare personaggi di fama mondiale come la divina Callas, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e la celebre ballerina étoile Ivette Chauviré.
Non fu un caso, quindi, che nel 1948, nella pasticceria all’apice del suo splendore, venne inventato l’ennesimo omaggio al grande compositore, ovvero la Turta del Dunizet.
Questa torta venne infatti creata per la celebrazione del centenario della morte del musicista.
E’ una semplice torta margherita, a forma di ciambella, con albicocca e ananas candite, aromatizzata con vaniglia e Maraschino, e ricoperta di zucchero a velo.
Ovviamente il successo fu enorme e ancora oggi si conservano i brevetti originali di Alessandro Balzer (che la inventò), al punto che l’appellativo Turta del Donizet (de la Bergamasca) è riservato al prodotto che risponde ai requisiti stabiliti dal disciplinare del marchio “Bergamo città dei mille sapori”. Quindi, per un’ottimale riuscita, si raccomanda di attenersi all’utilizzo degli ingredienti e alla fedele preparazione.
Questa è la storia della nascita della Turta del Dunizet, ma se si vuole essere più romantici si può credere alla leggenda che narra di Donizetti e Rossini a tavola, dove quest’ultimo per alleviare le sofferenze sentimentali dell’ospite bergamasco chiese al cuoco di creare una preparazione semplice, veloce ma dolce, tale da consolare e compensare l’amarezza dell’amico. Il cuoco preparò così una Torta Margherita arricchendola di frutta candita e aromatizzandola con il Maraschino. Si narra che la torta incontrò talmente il gusto dei musicisti che venne dedicata al Donizetti.
Vi lascio a pensare a quale delle due storie preferiate credere e nel frattempo ecco la ricetta originale della torta così come da disciplinare, chissà che assaggiandone una fettina vi sentirete ispirati anche voi.

Torta Dunizet

TORTA DEL DUNIZET

Ingredienti
260 g di burro
150 g di zucchero
8 tuorli
4 albumi
80 g di farina 00
100 g di fecola
80 g di ananas candito a cubetti
120 g di albicocca candita a cubetti
1 cucchiaio di Maraschino
1 bacca di vaniglia (o estratto)

Preparazione
Montate il burro con 120 g circa di zucchero fino ad ottenere un crema liscia ed omogenea. Aggiungete i tuorli, uno alla volta e solo dopo che il precedente sia ben amalgamato. Montate a neve gli albumi con il rimanente zucchero (circa 30 g) ed aggiungeteli al composto con movimenti dal basso verso l’alto, per non smontarli.
Fate questa operazione proprio a questo punto, e non come si fa di solito che si aggiungono alla fine: la prima volta ho fatto così e la torta non ha lievitato bene perché il composto non era omogeneo e tendeva a separarsi.
Unite poi gradatamente la farina e la fecola setacciate, e i canditi. In ultimo versate il Maraschino e l’estratto di vaniglia (o i semi della bacca).
Versate il composto in uno stampo a ciambella di 24 cm di diametro, anche se utilizzando il 22 cm la torta viene più alta e risulta più bella alla vista, e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti, o comunque finché inserendo uno stuzzicadenti esce fuori pulito.
Sformate la torta su una gratella e lasciatela raffreddare completamente.
Prima di servirla spolveratela abbondantemente di zucchero a velo.
Gustatela accompagnandola con un calice di Moscato giallo della Bergamasca per un momento di pura estasi.

Dunizet 1

Fonti
Camera di commercio di Bergamo www.bg.cam.com.gov.it
Taccuini Storici http://www.taccuinistorici.it
Fondazione Bergamo nella Storia http://fondazione.bergamoestoria.it/
Comune di Bergamo www.comune.bergamo.it
Pasticceria Balzer http://www.balzer.it/it
Teatro Donizetti www.gaetano-donizetti.com
http://ambrosiaenettare.blogspot.it/ (anche per le foto dei monumenti)
www.lastoriasiamonoi.rai.it
Partecipano come contributors:
Ilaria Talimani, la Turta del Dunizet
Nieri sonia,Torta Dunizet
Patrizia Malomo, La torta del Donizetti
Tamara Cinciripini, Torta del Donizèt
Cristina Tiddia, Torta del Donizetti
Antonella Marconi, Torta del Donizet de la bergamasca
Cristiana Di Paola, Turta del Donizet

11 commenti

  1. Ecco. Mi hai tolto il dubbio. Stavo per provare con il metodo usato normalmente. Ho scritto il post, ma ieri ero proprio di pessimo umore e il risultato si è visto nella torta. Nel weekend riprovo e vediamo se mi smonta pure questa volta

  2. Innamorata perdutamente di questa torta come non si può non essere innamorati di questo compositore.
    GRazie per il bellissimo post e l’omaggio alla musica.

    1. È questo uno degli scopi del calendario del cibo italiano ovvero proprio quello di far conoscere le ricette e tradizioni che non conosciamo ☺️

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