Google liquido. Verso una nuova Internet

Google liquido. Verso una nuova Internet.
Google liquido. Verso una nuova Internet. credit G. Comini

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Google liquido. Verso una nuova Internet, scritto da Giorgio Taverniti, Ulrico Hoepli Editore, 2022, analizza Google da quando era solo un motore di ricerca (nel secolo scorso) a ecosistema articolato. Però non è una semplice analisi della complessità attuale, ma suggerisce ai lettori anche gli opportuni strumenti per potersi muovere nell’intricato mondo della rete.
L’autore lo definisce un libro di visione, un percorso di crescita per tutte le persone che ne fanno parte.

“Google è cambiato e si è fatto liquido”. Inizia così il libro di Giorgio Taverniti.

Questo è un libro che rientra nella categoria informatica ma, stando all’autore, il testo non ha un intento formativo e non approfondisce gli aspetti tecnici, ma vuole offrire una visione di cosa è Google oggi, e di conseguenza Internet, e come questi siano degli spazi in continua evoluzione.
L’intento dell’autore è che questo libro sia utile a tutti coloro che fanno uso del web: per chi crea contenuti, per chi li organizza, per chi li ottimizza ma anche per gli utilizzatori, coloro che cercano.
Il linguaggio cerca di essere il più semplice possibile, ma proprio l’argomento necessita spesso di termini specifici. Da molti anni un obiettivo di Taverniti è l’uso delle parole corrette: in un settore come questo che ha la necessità di accordarsi sui significati che vengono dati alle parole per non creare confusione con il rischio di non capire, non capirci, ma nemmeno comprendere le passate evoluzioni e quello che sarà il futuro di Google.

Nell’introduzione Taverniti presenta i temi che andrà a sviluppare nei capitoli successivi e la logica dello sviluppo narrativo.

Il libro inizia raccontando la storia e l’evoluzione di Google per poi giungere alla SEO e ai suoi collegamenti con il digital marketing e i social media, fino ad arrivare a Google liquido.

Un capitolo è dedicato a come funziona la ricerca con un approfondimento al motore di ricerca e agli algoritmi. Nella ricerca Google cerca di soddisfare un bisogno (Linguistico, Contenutistico, Intento, Freschezza), il contenuto deve essere pertinente, di qualità, usabilità, e di contesto.

Poi andiamo a scoprire tutto quello che c’è dietro a una ricerca. Oggi è possibile fare le ricerche scrivendo del testo, intere frasi, immagini, voce, etc., l’obiettivo di Google è quello di comprendere sempre meglio cosa l’utente vuole per fornire i risultati migliori con il minor numero di sessioni di ricerca, e per fare questo si avvale anche dell’intelligenza artificiale.
In questo contesto sono anche molto importanti le emozioni attorno a una ricerca, i bisogni (psicologici) delle persone.

Google liquido

In questa nuova Internet la pagina dei risultati di ricerca (Search Engine Result Page, SERP) viene costruita in base a cosa cerchiamo e, nel suo essere liquido Google suggerisce anche quello che non stiamo cercando ma è comunque pertinente alla nostra ricerca, è un subtopic, è collegato all’argomento, e mostra suggerimenti anche con box in cui effettuare ricerche più specifiche o “Le persone hanno chiesto anche”. Inoltre ogni ricerca ha una sua specifica SERP.
I risultati della nostra ricerca, ci dice l’autore, non si chiamano più contenuti ma risorse, e spiega cosa si intende per risorsa, e le risorse multidimensionali.

Non mancano i paragrafi dedicati alla keyword strategy e al messy middle (un nuovo modello di marketing) che letteralmente si può tradurre con “il caos che c’è in mezzo, tra lo stimolo e l’acquisto”.

La SEO e scrivere per il web: ricordarsi che si scrive per le persone e non per i motori di ricerca. Non ci sono limiti di spazio come nella carta stampata, non c’è un minimo o un massimo, ma Google premia i contenuti di pertinenza, la qualità, la competenza, l’ottimizzazione.

Taverniti dedica un paragrafo all’uso del grassetto, sfatando il mito; infatti sostiene che il grassetto è utile per facilitare la comprensione del testo e per rafforzare visivamente i concetti, ma non è certo l’uso del grassetto che fa guadagnare posizionamenti in Google.

Un intero capitolo è dedicato alla SEO, cosa era, cosa è, il fatto che è sempre in continua evoluzione, come diventare SEO. L’autore scrive “l’essenza della SEO è la conoscenza dei bisogni delle persone”.

I capitoli successivi affrontano i temi dei social media di Google, di Youtube (la tv sul mondo), e della pubblicità su Google.

In conclusione Taverniti dimostra come Google stia diventando sempre più un ecosistema, un piccolo mondo nel quale è possibile trovare tutto, e che anche ora mentre sto scrivendo sia in divenire e cambia, inarrestabile nella sua evoluzione.

Google Liquido è stata una lettura molto interessante, certo non il libro della sera quello con cui rilassarsi, ma è un testo che consiglio per capire che Google è molto più di un motore di ricerca ma un vero e proprio ecosistema, una nuova Internet.

Chi è Giorgio Taverniti?

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Per coloro che masticano un po’ di SEO il nome è già noto. Giorgio Taverniti è considerato uno dei massimi esperti della SEO e del Digital Marketing. Aveva già scritto uno dei primi libri sull’argomento, “SEO Power” (Hoepli, 2010) e tenuto uno dei primi corsi online sulla SEO in Italia. È fondatore, insieme a Cosmano Lombardo e Andrea Pernici, della Search On Media Group, e dal 2004 si occupa, attraverso attività di formazione e di divulgazione, ad aiutare le persone. Questa sua attività, insieme ai soci della Search On Media Group, li porta a creare eventi formativi in ambito digital (uno è il WMF– il più grande festival sull’Innovazione Digitale del Pianeta).
Giorgio Taverniti cura anche il canale su YouTube “FastForward” e la newsletter “FastLetter”, dove condivide idee e conoscenza in continuo aggiornamento sui temi di sua competenza, e creando così anche luoghi d’incontro, fisici e online, per tutti.

 

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