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Pubblicazione: 27/12/2017
I grandi vini rispettano sempre il territorio e lo raccontano, soprattutto quando è ricco di arte che incanta, di storia che affascina, di morbide colline che disegnano il paesaggio, di alberi che lo punteggiano e di vitigni che lo caratterizzano praticamente da sempre.
Furono gli Etruschi a diffondere la tecnica di vinificazione in Toscana, tanto che i loro vini erano apprezzati già nel 500 a.C. Nel periodo dell’Impero Romano la produzione del vino fu incrementata, dando una forte spinta economica al territorio. Nel Medioevo, invece, a causa dei numerosi disordini sociali, questa attività fu interrotta, per tornare a fiorire in seguito grazie agli ordini monastici benedettini. Da quel momento in poi la vinificazione fu in crescita costante e progressiva, tanto che oggi la Toscana è forse la regione più rappresentativa nel mondo vitivinicolo non solo italiano, ma internazionale.
I terreni sono calcareo-argillosi sulle colline del Chianti, di Montalcino, di Montepulciano e della Maremma; mentre diventano misti a sabbia sulla costa. Zone collinari e montagnose, splendide vallate e un clima particolarmente favorevole sono gli elementi fondamentali dei grandi vitigni toscani che regalano altrettanti grandi vini capaci di identificarsi con il proprio terroir.
Vitigno sugoso e pienissimo di vino… che non fallisce mai
così Gianvettorino Soderini nel 1590 descrive il vitigno forse più rappresentativo di questa terra: il Sangiovese, che ben si adatta a ogni clima e terreno diventando il protagonista indiscusso di molti grandi vini come l’elegante Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano, l’austero Chianti Classico e il potente Morellino di Scansano.
Oltre al Sangiovese, i vitigni a bacca nera che rappresentano il territorio sono il Canaiolo nero, il Mammolo e la Malvasia nera. Vitigni storici e complementari dello stesso Sangiovese, con cui viene mitigato e domato soprattutto in gioventù.
Il vitigno a bacca bianca più rappresentativo è il Trebbiano toscano che, insieme alla Malvasia lunga del Chianti, dà vita al Vin Santo Toscano, un vino che emoziona a ogni sorso, sempre unico perché interpretazione personale di ogni produttore.
Descritto da Dante nella sua Divina Commedia è il vitigno della Vernaccia di San Gimignano. Mentre la costa è ben rappresentata dal Vermentino e dall’Ansonica.
Le Dogc che rappresentano la regione sono: Brunello di Montalcino (riserva), Carmignano (anche in riserva), Chianti, Chianti Classico, Chianti classico colli fiorentini (anche in riserva) Chianti colline pisane (riserva), Chianti riserva e Chianti superiore, Chianti Montalbano (riserva), Elba Aleatico passito, Vernaccia di San Gimignan (riserva), Vino Nobile di Montepulciano (riserva), Montecucco Sangiovese, Suvereto, Morellino di Scansano (riserva), Rosso Val di Cornia.
Si contano oltre quaranta Doc oltre alla denominazione, tutta Toscana, nata negli anni ’80 del XX secolo: Supertuscan. I Supertuscan sono vini di altissima qualità che volutamente non rispecchiano i disciplinari per ottenere dei prodotti che coniugano la tradizione con l’innovazione. Prodotti di assoluta eccellenza come il Sassicaia o il Tignanello dei Marchesi Antinori, senza dimenticare il capostipite di questi vini: il Vigorello di San Felice che, già nel 1968, si presentava con un blend internazionale composto da Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Vini che hanno fatto la storia di una regione e che sono a essa legati; vini che emozionano e che si possono scoprire percorrendo le varie strade del vino toscano, nate sia per la promozione del territorio sia del turismo rurale. Seguendo questi percorsi si possono infatti visitare cantine e conoscere le storie di famiglie e produttori legati alla propria terra; godere del paesaggio e degustare le eccellenze gastronomiche toscane.
Per attraversare le incantevoli colline lucchesi trovate qualche informazione a questa pagina.
Torri, ville cinquecentesche e pievi romaniche caratterizzano la strada del Chianti.
La Strada del vino Monteregio di Massa Marittima è in posizione centrale rispetto ad altre zone a vocazione vitivinicola
Per assaporare il Nobile di Montepulciano.
Per godere di un panorama mozzafiato e per sorseggiare la Vernaccia:
Queste sono solo alcune delle strade consigliate. Percorrendo tutto il territorio di certo il visitatore più attento si imbatterà in piccole cantine e in degustazioni che renderanno unico il suo viaggio.
Sitografia e bibliografia:
www.regione.toscana.it/-/le-strade-del-vino
Il vino in Italia, Edizioni Associazione Italiana Sommelier
Fotografie
Apertura; seconda immagine
Autrice Patrizia Laquale del blog Maison Lizia
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