Il corso di food photography di Lisa Fregosi

Il corso di food photography tenuto da Lisa Fregosi, è stato un importante momento di crescita che AIFB ha voluto regalare ai propri soci. Tre incontri settimanali durante i quali sono stati toccati tutti gli argomenti salienti per arrivare a scattare foto food che siano d’impatto, che coinvolgano il lettore sia dal punto di vista visivo che gustativo.

Viviamo in un mondo in cui l’immagine ha un ruolo molto importante, la nostra giornata è invasa da immagini che ci suggeriscono posti, luoghi, prodotti, piatti, cibi, racconti.

È quindi proprio per noi appassionate di cucina nel mondo social che Lisa Fregosi, fotografa e socia AIFB, ha studiato un percorso davvero molto interessante che ci ha permesso di entrare in un mondo tanto affascinante quanto variegato e complesso, quello della food photography.

Perché non basta impiattare ciò che abbiamo preparato e scattare una foto, ma essenziale è saper creare un racconto fotografico della nostra ricetta.

Per chi vuole intraprendere il percorso di food blogger, che sia professionale o meno, è importante conoscere i fondamenti della food photography, in quanto l’immagine diventa il nostro primo biglietto da visita.

Una foto accattivante infatti stimola il lettore ad entrare nel nostro articolo e leggere la ricetta.

Il primo incontro del workshop di food photography è stato dedicato alla conoscenza dello strumento che si va a usare, macchina fotografica o smartphone che sia.

Prima di approcciarsi alla food photography Lisa  consiglia lo studio delle nozioni di fotografia di base quali ISO, tempi, diaframmi, fondamentali per saper gestire la luce,  che sia naturale oppure artificiale.

Nella seconda lezione Lisa ci ha accompagnati nel bellissimo mondo della composizione del set.

Quale è lo sfondo migliore da usare? Quali e quanti oggetti di scena (chiamati props) inserire nella nostra foto?

Non esiste una risposta giusta o sbagliata, esiste solo quello che noi vogliamo raccontare con quella foto. Importante quindi è abbinare piatti, stoviglie e tessili allo stile della ricetta che abbiamo preparato. Così come importante è anche la tipologia di luce che si sceglie di usare.

Per esempio un pranzo gourmet su sfondo bianco stonerebbe un pochino con il piattino stile inglese della nonna e la luce della mattina a colazione, non trovate?

Esistono però delle regole compositive di cui tenere conto. Griglie e schemi ci aiutano a creare un percorso visivo che guida l’occhio di chi guarda fino al soggetto principale della foto senza difficoltà.

Regola dei terzi

 

La regola dei terzi è sicuramente la più semplice da usare ma esistono alternative altrettanto interessanti.

Anche l’angolazione di ripresa ha la sua importanza, che varia a seconda di ciò che dobbiamo fotografare. Per una pizza o una crostata, quindi un elemento basso, si privilegia lo scatto dall’alto. Mentre un dolce farcito, un sandwich, un piatto che possiede una certa altezza, verrà valorizzato meglio con uno scatto frontale oppure a 45°, che è la percezione visiva che abbiamo mentre siamo seduti a tavola.

Ma quanti stili fotografici si possono ottenere con la food photography?

Nella terza lezione Lisa ci ha spiegato che cambiando composizioni luci sfondi e props, possiamo passare dallo still life, al dark mood (fotografie scure), white mood (fotografie chiare), al rustico o shabby chic.

Moltissime infatti possono essere le  possibilità creative. La parola d’ordine è quindi sperimentare, provare, scattare, spostare la luce, cambiare posizione e scattare di nuovo. La food photography non si impara in un giorno, ma con l’impegno, la passione e la curiosità i risultati sicuramente arrivano.

Cos’è la food photography?

Food photography, ovvero la fotografia di cibo.

Con l’avvento dei social, delle trasmissioni televisive dedicate alla gastronomia, con l’uso quotidiano della fotocamera del proprio cellulare, si può dire che tantissime persone pratichino la food photography ogni giorno.

La normalità oggigiorno è scattare la foto del piatto che abbiamo davanti a noi, che sia al ristorante, al bar oppure a casa, e postarlo sui nostri canali social.

Ma è veramente questa la food photography?

Nata ben prima dell’ avvento dei social, la fotografia di cibo permette al nostro cervello, attraverso le immagini appunto, di assaporare un piatto, un alimento, prima di averlo effettivamente sulla nostra tavola.

Che sia la foto pubblicitaria di un prodotto, di una ricetta pubblicata su una rivista di cucina, sul menù di un ristorante oppure su un blog, la food photography è lo strumento per arrivare all’utente finale, cliente o lettore che sia.

Importante è lo storytelling, cioè la narrazione visiva, quello che si vuole raccontare attraverso lo scatto e come si vuole comunicare il prodotto.

L’immagine deve catturare l’attenzione del lettore, stimolare in lui sensazioni che gli appartengono, ricordi d’infanzia oppure curiosità e aspettative che si traducono poi nel gusto che potrà assaporare una volta che avrà quel cibo nel piatto.

Per questo motivo le foto devono essere veritiere e coerenti per evitare che le aspettative vengano deluse.

Il fotografo di cibo deve essere in grado di adottare stili diversi a seconda di quello che deve/vuole rappresentare. Senza dimenticare che comunque il focus deve rimanere sul soggetto della foto, il cibo.

Importante è l’ambientazione e l’uso della luce, l’immagine deve evocare un bisogno in chi la guarda, un desiderio, ed è essenziale saperla usare secondo lo scopo prescelto.

Altrettanto importante sono l’impiattamento e la preparazione del set con gli oggetti di scena, i props. I fotografi professionisti di solito si affidano a figure professionali specializzate, che pensano a gestire per loro ogni aspetto legato allo styling del piatto.

Lo chef che cucina, persone che mangiano, mani che impastano, l’elemento umano in una foto attira l’attenzione dell’utente e rende più reale la fotografia di cibo. Teniamone conto nei nostri scatti.

Elemento umano in food photography

Chi è Lisa Fregosi

Food blogger e fotografa di cibo, Lisa Fregosi collabora con vari siti e blog del settore enogastronomico, scrivendo articoli e pubblicando foto per riviste on line e cartacee.

Grazie al suo spiccato senso estetico è una persona che ha fatto della creatività il suo stile di vita.

Con la nascita del primo figlio apre il suo blog Mumcakefrelis dove racconta di sé come mamma e della sua passione per il cake design. Un blog in continua evoluzione, proprio come lei e la sua professionalità.

Come tutte le food blogger dovrebbero appunto fare, approfondisce la food photography, studiando con fotografi affermati che la seguono durante questo suo percorso, fino ad arrivare ai livelli che ora tutti conosciamo.

Lo stile di Lisa è inconfondibile, nelle sue foto nascono i racconti delle sue ricette, dove il sapiente uso della luce fa sì che lo scatto assuma una dimensione quasi pittorica.

Nel 2020 vince il premio Igersitalia nella categoria food photography, con uno scatto d’atmosfera dedicato al mondo del tè.

AIFB ha scelto Lisa Fregosi non a caso come tutor di questo interessante workshop sulla food photography. La sua competenza e la trasmissione della sua passione sono stati molto importanti per noi soci, e di stimolo a migliorarci continuamente.

L’importanza della formazione e come partecipare

Uno dei cardini del pensiero dell’Associazione Italiana Food Blogger è la formazione.

Il cibo è uno degli argomenti più amati in assoluto, ma necessita di persone che ne parlino con competenza stimolando l’interesse del pubblico con contenuti di qualità.

La figura del food blogger è diventata negli ultimi anni sempre più importante e seguita da chi è alla ricerca di nuove ricette oppure vuole rimanere informato sulle ultime notizie o tendenze nel mondo dell’enogastronomia.

Ma vediamo insieme quali sono le diverse attività che il food blogger svolge prima di arrivare a  pubblicare sui propri canali, blog o social che siano.

Dalla creazione della ricetta, al saper scegliere gli ingredienti giusti e di qualità per poi cucinarli, lo styling del piatto, la fotografia e la composizione del set, e l’ultimo fondamentale passaggio, la scrittura della ricetta/articolo che deve essere interessante, comprensibile, alla portata dei lettori.

Insomma quella del food blogger è sicuramente una figura complessa che necessita di avere competenze adeguate in vari settori per essere sempre più professionale e competitiva in un ambiente in cui la concorrenza è in continuo aumento.

Per questo l’Associazione Italiana Food Blogger mette a disposizione dei propri Soci gli strumenti adatti per far sì che la figura food blogger si riconosca per capacità e professionalità.

Corsi, serate a tema, workshop con specialisti dei vari settori, permettono di approfondire le conoscenze degli iscritti in un aggiornamento continuo e proficuo.

Materiale che rimane nel tempo sempre a disposizione, anche degli iscritti più recenti che possono andare a consultarlo in ogni momento.

Importante quindi è iscriversi all’Associazione Italiana Food Blogger che ti permetterà di crescere in questo bellissimo mondo legato al cibo, all’interno di un gruppo che mette al primo posto la divulgazione e la competenza.

 

I corsi di formazione saranno presto disponibili nella sezione “Soci” del nostro sito.

 

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