Halloween: i villaggi delle zucche e storie da brividi

zucche

Autunno tempo di foglie che cadono, di zucche e di Halloween.

Innegabile come questa festa e le sue tradizioni americane stiano prendendo piede anche qui da noi. In ogni regione, proprio a cavallo di Halloween nascono villaggi e campi di zucche in cui andare con i bambini a fare delle attività. Impossibile non ricordare il mondo dei Peanuts in cui Charles Schulz disegnava un grande campo di zucche in cui sedeva il personaggio Linus in attesa del suo “Grande Cocomero” (come è stato tradotto in italiano), mentre i suoi amici e la sorella Lucy andavano per le case mascherati a fare “dolcetto o scherzetto”.

Protagonista incontrastata di questo periodo è, senza ombra di dubbio, la zucca: bella, panciuta, versatile, colorata ed estremamente deliziosa, è anche un’apprezzata fonte di vitamine, minerali e antiossidanti. La troviamo in mille forme e colori, può essere ornamentale o commestibile. In cucina è sicuramente super eclettica, con la possibilità di realizzare un’infinità di ricette dolci o salate sempre diverse e gustosissime. Si può utilizzare anche in cosmesi, perché con il suo alto contenuto di betacarotene (lo stesso che dona alla polpa il peculiare colore arancione) agisce da antiossidante, proteggendo la pelle e i capelli.

Ma il concetto su cui insisterei maggiormente è il suo innegabile fascino. Con la zucca ci si sente un pochino tutti bambini, con quella gioia e quello stupore che purtroppo negli anni si tende a perdere, ed è proprio questo l’incantesimo più grande di cui è capace. Per tale motivo, mi sento di poter affermare con sicurezza che, in un modo o nell’altro, la zucca ha veramente qualcosa di magico e a volte un po’ pauroso, e proprio di questo vorrei parlare.

 

La zucca e le storie da brividi

La zucca non è un frutto come gli altri, infatti possiamo considerarla un’icona che rappresenta magia e celebrazione. É il simbolo per eccellenza della festa di Halloween. Intagliata e illuminata riesce a suscitare un’atmosfera da brividi, che ci accompagna nel pieno della ricorrenza.

Halloween è una tradizione molto viva negli Stati Uniti, che negli ultimi anni ha conquistato molte altre parti del mondo. Sembra che la scelta di questa polposissima cucurbitacea sia dovuta al fatto che, in antichità, fosse considerata un simbolo della resurrezione dei morti. Questo a causa dei suoi tanti semi pronti a germinare sotto terra, che rappresentavano appunto i sepolti desiderosi di ascendere al cielo. L’autenticità di questa interpretazione resta avvolta nelle profonde nebbie del mistero, ma è sicuramente molto affascinante.

Altre spiegazioni traggono spunto dalla leggenda irlandese di Jack-O’-Lantern.

Jack ero uno scaltro truffatore, noto per il suo talento nel raggirare le persone. Un giorno il diavolo stesso entrò nel locale dove Jack si stava gustando la sua pinta. Jack decise di offrire da bere al diavolo e chiacchierare con lui. Quando arrivò il conto, il furbastro convinse il diavolo a trasformarsi in una moneta d’argento per saldare il debito con l’oste. Ma appena il diavolo si trasformò, Jack si mise lesto la moneta in tasca, dove teneva anche una croce d’argento. In questo modo impedì al diavolo di ritornare al suo aspetto originario. Il diavolo fu liberato solo molti anni più tardi, in seguito alla morte di Jack. Per la sua condotta immorale, all’anima di Jack fu negato sia l’accesso al regno dei cieli, sia a quello degli inferi e fu condannata a vagabondare per l’eternità tra il mondo dei vivi e quello dei morti, nella più completa oscurità. Disperato Jack chiese al diavolo una brace ardente da utilizzare come lume e il diavolo gliela concesse. Jack incastrò la brace dentro una rapa, creando una lanterna.

Si tratta solo di un’antica leggenda, ma storicamente sembra che le prime lanterne irlandesi fossero realizzate proprio utilizzando le rape. In seguito all’emigrazione negli Stati Uniti, e alla difficoltà di trovarne disponibili nella nuova terra, si iniziò a utilizzare le zucche.

lanterne di zucca

Villaggi delle zucche

È innegabile che le zucche siano molto attraenti. Nella stagione autunnale, dopo la parola “autunno” e “foglie”, la zucca è uno degli hashtag più utilizzati. Usando un neologismo, la zucca è altamente “instagrammabile” e forse è anche per questo che le persone adorano i posti dove se ne possono trovare tantissime.

Negli ultimi anni si stanno moltiplicando i villaggi delle zucche, luoghi incantati dove la zucca la fa da padrona indiscussa. Questi spazi sono degli incantevoli angoli autunnali fuori dal tempo, proprio come nelle fiabe. L’atmosfera di festa conquista gli ospiti di tutte le età, perché visitare questi “Pumpkin patch” è un balsamo per l’anima.

I Pumpkin patch (o villaggi delle zucche) sono campi in perfetto stile americano, dove si possono provare moltissime attività per grandi e piccini; come il taglio e la decorazione delle zucche, la corsa nei sacchi e tanti altri giochi. Tra sculture imponenti realizzate con centinaia (se non migliaia) di zucche e labirinti dove perdersi ridendo a squarciagola, si ritorna fanciulletti lasciando per un momento in stand-by i pensieri quotidiani.

Luoghi dove ogni scorcio si può trasformare in una foto spettacolare e dove è facilissimo trovare qualcosa di curioso o simpatico da condividere. Forse sarà per la grande quantità di colore arancione, caldo e divertente, ma in questi campi di zucche facilmente ci si ritrova a gironzolare con il sorriso stampato, senza un apparente motivo.

Per trovare il villaggio più vicino a voi, consiglio di utilizzare il motore di ricerca digitando “villaggio delle zucche” o “campo di zucche”, inserendo la vostra provincia o regione. In questo modo potrete trovare Campi, Villaggi, Fattorie e addirittura Castelli addobbati con zucche meravigliose.

attività nel villaggio delle zucche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Associazione Italiana Food Blogger

Studiare, degustare, cucinare, scrivere, fotografare, condividere idee e conoscenze per raccontare ciò che altri non raccontano!

Associati