Franciacorta vs Prosecco: l’importante è bere italiano!

Lista degli argomenti

Cari amici, siamo lieti di inaugurare oggi una nuova e imperdibile rubrica sul nostro sito: Uvadabere. Sì, perché una delle più grandi eccellenze del nostro Paese è certamente il vino: l’uva da bere, uno dei prodotti più affascinanti del matrimonio fra natura e lavoro dell’uomo.

Responsabile di questa bella novità è la nostra socia Elvia Gregorace del blog Il Tritagonista: sommelier della Fis, Master of Wine Bibenda, è giornalista pubblicista enogastronomica e ha fatto numerosi viaggi alla scoperta del vino in Italia e all’estero, soprattutto in Francia e nella Napa Valley californiana.

Bollicine italiane: Franciacorta e Prosecco

Lista degli argomenti

 

Champagne-uvadabere-aifb

Tanti, troppi i personaggi noti che in epoche diverse hanno dichiarato la loro sensibilità allo Champagne: vino inebriante e voluttuoso. Maria Antonietta d’Austria, seppure ghiotta di limonata e cioccolata, non poteva sopportare che sulla tavola non fosse servita una coppa del famoso liquido. Si narra che Napoleone Bonaparte fosse talmente amante di questo nettare da portarne una bottiglia nelle sue campagne militari. Winston Churchill ne individuò immediatamente le potenzialità, tanto che decise di chiedere al produttore Pol Roger di entrare in affari con lui; non dimentichiamo poi la presenza costante delle notissime bubbles nei film di 007. Ma, probabilmente, la dichiarazione più affascinante resta quella della diva per eccellenza, Marilyn Monroe, che sosteneva di rilassarsi solo ed esclusivamente in una vasca colma di bollicine. Gli americani definirebbero queste pratiche luxurious and extravagant habits (abitudini lussuose e stravaganti).
Sebbene lo Champagne resti nell’immaginario collettivo di tutti i ceti sociali, di diversa nazionalità, non dimentichiamo che anche il nostro Belpaese produce innumerevoli bottiglie di bollicine.

Spumante-uvadabere-aifb

L’area della Franciacorta si espande da Brescia al lago d’Iseo. L’origine del nome, probabilmente, è legata al fatto che la zona, sotto la protezione dei monaci benedettini, fosse esente da dazi per cui curtes francae. Il suolo di origini moreniche della Franciacorta, descritto già in antichità per la bellezza paesaggistica, è stato luogo di ristoro anche per Carlo Magno. Così come per le truppe di Carlo d’Angiò che, dirette a Napoli, avrebbero sostato in questa area e, ubriache, avrebbero irretito le donne del luogo. Il consorzio Franciacorta nasce nel 1990. Tanti i protagonisti che si sono succeduti: industriali, finanziari, professionisti di altri settori che hanno dedicato parte della loro esistenza alla campagna. Tacciati, talvolta, di voler essere i primi della classe proprio come le preziose bollicine. Il Franciacorta è il primo Brut italiano che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della Docg, è anche il primo che ha declinato la definizione di spumante, orgoglioso della sola denominazione geografica del suo territorio d’origine.
Gli uvaggi utilizzati sono Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco. Nell’ultimo periodo è presente anche il vitigno Erbamat, autoctono bresciano il cui nome deriva dalla colorazione della buccia e il cui utilizzo sta apparendo indispensabile a causa del surriscaldamento climatico che sfavorisce il completo ciclo di maturazione delle uve, in modo particolare dello Chardonnay. Rifermentazione in bottiglia e affinamento sui lieviti per le tipologie Franciacorta, Satèn, Rosé, Millesimato e Riserva: perlage fine, crosta di pane, note di burro, sentori floreali, in genere, accomunano le diverse declinazioni. Molte le aziende produttrici, alcune delle quali seguono un loro preciso stile rendendo i calici inconfondibili anche in degustazioni alla cieca.

Franciacorta-uvadabere-aifb

Lo sparkle orgoglio dell’Italia del nord-est è il Prosecco, conosciuto in tutto il mondo: origine della parola ancora incerta sebbene ci sia una frazione del comune di Trieste, sull’altopiano carsico, che ne porta il nome. Protagonista indiscussa del noto bubbling style è l’uva Glera. La maggior produzione nasce in Veneto nel Conegliano Valdobbiadene. Qualcuno sostiene che le uve fossero già presenti nell’antichità e che ne fosse stata ghiotta la morigerata Livia, moglie dell’imperatore Augusto. Nettare fresco ed elegante, abbinato prevalentemente agli aperitivi o a crudità di pesce. Negli ultimi anni alcune cantine hanno migliorato la qualità del prodotto, talvolta un po’ snobbato dagli esperti del settore. Fresco, versatile, a differenza del Franciacorta, che segue il metodo classico (rifermentazione in bottiglia), il prosecco osserva il sistema Charmat o Martinotti (rifermentazione in autoclave) per cui la grana del perlage risulta meno fine con una velocità maggiore delle bollicine verso l’alto. Spruzzi di gelsomino, melone, pera generalmente lo contraddistinguono.

Prosecco-uvadabere-aifb

Spumante e Prosecco sono entrambi eccellenze del paese: durante le feste, se possibile, stappate bollicine italiane, più vicine a noi non solo geograficamente ma anche con il prezzo!

Credits immagini:

Foto di testata: http://www.teatronaturale.it/tracce/economia/22656-le-bollicine-italiane-continuano-a-far-brindare-il-mondo.htm

Prosecco: https://www.scattidigusto.it/2017/04/09/10-migliori-prosecco-vinitaly-2017/

Champagne e Franciacorta: Elvia Gregorace

2 commenti

  1. Grazie per il bellissimo articolo fruibile anche da chi competente in materia non è. Ammetto la mia colpevolezza: pur avendo origini non solo venete, ma della zona di Valdobbiadene (addirittura un nonno originario di un paesino all’interno della zona del cru del Cartizze), di vino so poco e niente. Una buona occasione per imparare qualcosa. Grazie Elvia!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Associazione Italiana Food Blogger

Studiare, degustare, cucinare, scrivere, fotografare, condividere idee e conoscenze per raccontare ciò che altri non raccontano!

Associati