Uva da tavola della Puglia: prodotto PAT

uva da tavola della Puglia

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La Puglia è una delle principali regioni di produzione di uva da tavola, eccellente prodotto che dal 2006 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.

L’uva da tavola compare nelle campagne pugliesi intorno agli anni Sessanta del Novecento, in una regione in cui prevalentemente si coltivavano grano, olive e legumi.

Prima di allora i vitigni per uva da tavola erano coltivati solo per consumo familiare, successivamente con l’introduzione delle varietà “Regina” o “Mennavacca” inizia la specializzazione di tale coltivazione per il commercio.

L’ambiente caldo e soleggiato tipico della Puglia è ideale per la crescita dell’uva, che rappresenta il 70% della produzione italiana.

La qualità dell’uva da tavola pugliese è anche molto apprezzata all’estero e trova spazio in Germania, Svizzera, Inghilterra, Polonia e Paesi del Nord Africa.

Una zona di grandissima produzione è nel sud-est barese, soprattutto a Noicattaro, Rutigliano, Adelfia, Mola di Bari, Conversano e Triggiano.

Ottime coltivazioni sono presenti anche nelle province di Foggia e Taranto.

Come spiega l’Associazione Bella Vigna di Rutigliano, «ogni uva da tavola è il frutto della terra, del clima e soprattutto dell’intreccio di nuove e antiche sapienze dell’essere umano».

Per promuovere, quindi, le diverse varietà di uva presenti nel territorio, l’Associazione ha ideato una Carta delle Uve da tavola, da proporre nei ristoranti della cittadina per aiutare il cliente a scegliere l’uva in base alle caratteristiche e renderlo in tal modo consapevole dell’eccellenza di questo prodotto.

Sulla carta sono elencate 20 varietà di uve, sia quelle senza semi sia quelle con semi, tra le più note sui mercati italiani ed esteri. Ogni varietà è accompagnata da una dettagliata descrizione riguardante la dolcezza, la croccantezza, il grado brix (ossia il contenuto zuccherino), l’acidità e l’acquosità dei diversi acini.

Inoltre a Rutigliano si tiene ogni anno nel mese di ottobre la Sagra dell’uva, una delle sagre più longeve della Puglia.

L’uva da tavola coltivata in Puglia appartiene a molteplici varietà sia a bacca bianca che a bacca nera, con o senza semi. Le varietà maggiormente presenti sono:

  • a bacca bianca: ‘Italia’,‘ Regina’,‘Victoria’, ‘Centennial’, ‘Sublima’;
  • a bacca nera: ‘Michele Palieri’, ‘Red Globe’, ‘Black Magic’, ‘Big Perlon’.

La varietà Italia è considerata la più importante tipologia di uva da tavola italiana.

Caratteristiche di quest’uva sono: acini grandi, buccia giallo verde spessa, polpa succosa, dolcezza e croccantezza nel suo insieme.

Acini bianchi e grossi a forma di ellisse caratterizzano il vitigno dell’uva Regina. A maturazione avvenuta, i grappoli di questa varietà hanno un tipico colore dorato che tende quasi all’ambrato.

L’uva Victoria è caratterizzata da grappoli di grandi dimensioni e di forma piramidale; anch’essa è dolce e succosa.

La Sublima ha acini grossi senza semi, croccanti e dal gusto aromatico.

La varietà Michele Palieri presenta un acino molto grosso, con buccia resistente di colore violaceo; la polpa è soda dal sapore neutro.

La croccantezza della polpa è anche una delle caratteristiche delle varietà Red Globe (dal colore rosso violaceo) e delle nere Black Magic e Big Perlon.

Che sia bianca, nera, con o senza semi, l’uva da tavola ha innumerevoli proprietà: essa è un alimento energetico e digeribile, ricco di sali minerali, presenti soprattutto nella buccia, di vitamine A, B1, B2 e C.

Gli acini, ricchi di acqua, hanno un’azione diuretica e sono utili per contrastare l’intestino pigro.

Inoltre, essendo povera di sodio, l’uva da tavola è quindi consigliata per chi soffre di ipertensione.

Ricette con l’uva da tavola

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L’uva da tavola è ottima da consumare fresca a colazione o a merenda, ma è anche un ingrediente molto versatile: da utilizzare, quindi, in tutte le portate giocando con la fantasia e il gusto.

Di seguito alcune preziose proposte culinarie dei nostri soci:

come antipasto i bicchierini di mousse salata alla stracciatella e uva del blog Cibo che passione di Dina Gintsburg;

come primo piatto Silvia Tavella, del blog La regina del focolare, prepara un risotto castelmagno e uva;

Sabrina Pignataro, del blog Delizie e Confidenze, porta il secondo con un coniglio in agrodolce con uva;

come contorno dei cavoletti di Bruxelles al forno, di Monica Vallan del blog Gourmana; 

Lisa Fregosi, dell’omonimo blog, prepara una torta facile e veloce con uva e marmellata.

Un commento

  1. Grazie mille per il bell’articolo, e per la mia ricetta di risotto Castelmagno e uva.

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