Tra Verso e Metaverso: quando il cibo incontra le storie e le nuove tecnologie

convegno aifb

Quando il cibo incontra le storie e le nuove tecnologie: “Tra verso e metaverso” un convegno, un assaggio e una visione del futuro.

AIFB e Consorzio Provolone Valpadana DOP vogliono fare un nuovo racconto presso la sala Annessi di Villa Caldogno in collaborazione con Pro Loco Caldogno.

“Tra ‘Verso’ e Metaverso. Il futuro dell’esperienza del cibo e il ruolo dello storytelling” è un esercizio di pensiero per indagare la creazione di mondi e di esperienze attraverso i testi, da sempre frequentati, e le nuove tecnologie, ancora tutte da esplorare.

Questo processo dialettico ed evolutivo prende la forma di un convegno organizzato dall’Associazione Italiana Food Blogger (AIFB), in collaborazione col Consorzio Tutela Provolone Valpadana DOP, all’interno della rassegna “Scienza&Conoscenza” format di Pro Loco Caldogno, presso la Sala Conferenze degli Annessi di Villa Caldogno (Vicenza), il 25 febbraio dalle ore 10:00 alle ore 17.

Dopo tre anni di storytelling in vari linguaggi e su diversi mezzi digitali del progetto “Choose Your Taste, Sweet or Spicy, only from Europe” promosso dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana DOP  l’associazione AIFB, che si occupa di formare e indagare tutte le declinazioni del cibo come atto culturale umano, ha deciso di inoltrarsi nella selva ancora un po’ oscura del metaverso.

Il cibo non è più, anzi non è mai stato, una mera soddisfazione di un bisogno fisico: il “cotto” è il primo gesto della cultura umana dopo la scoperta del fuoco. Intorno al fuoco e per mangiare insieme, caldi e al sicuro, i primi sapiens costruiscono la civiltà, i suoi pensieri, le sue regole, le sue tecniche.

Dal primo gesto culturale alla blockchain, alle bevande NFT e allo sconfinato metaverso ci sono l’umanità e le sue storie.

E le storie, pur cambiando i linguaggi, i mezzi e i canali per diffonderle, raccontano sempre dell’uomo, della sua immaginazione, della sua tecnologia e del suo cammino verso il futuro.

“Il mondo digitale sta modificando molte nostre abitudini, tra cui il nostro modo di vivere le relazioni e anche la corporeità. Affinché i cambiamenti siano virtuosi è necessario non subirli ma partecipare attivamente all’effetto plasmante che hanno su di noi, sui nostri corpi, sulle nostre menti.

Filosofia ed etica possono fornire a questo scopo un importante contributo di conoscenza e riflessione.

Questa è la strada indicata dall’esperta in filosofia della scienza Pamela Boldrin, che aprirà il convegno e fornirà la corretta chiave di lettura di “verso e metaverso”.

Dal romanzo di Neal Stephenson, “Snow crash” (1992) testo in cui fu coniato il termine “metaverso”, il mondo virtuale e tridimensionale ha superato ogni immaginazione e spetta a noi raccontare il seguito della “storia”, nel miglior modo possibile.

Ci aiuteranno a farlo, oltre la filosofa Boldrin, l’autore e influencer Alessandro Di Flaviano, il Public Speaking Trainer & Consultant (Immersive and Metaverse specialist @Contrainer) Speaker Coordinator @tedxvicenza Andrea Liotto, la copywriter, ghostwriter, editor Regina Moretto, il giornalista e scrittore Giuliano Ramazzina e la maestra Assaggiatrice di Formaggi Valentina Bergamin.

Modera il tavolo la presidente dell’AIFB, gastronoma e autrice GEO (Rai 3) Anna Maria Pellegrino.

La Pellegrino, nel tessere la trama di questo racconto che ha come protagonisti la scienza e le declinazioni del cibo, ricorda che il focus è sempre quello esaminato da AIFB: il cibo è sempre un atto culturale da indagare, “cucinare” e offrire alla comunità.

Per avere un assaggio della storia futura, il convegno, oltre alla prospettiva, offre degustazioni sensoriali, esperienze immersive “di gusto”.

Programma

  • 9.30 registrazione
  • 10.00 Tra “Verso e Metaverso”: il futuro dell’esperienza del cibo e il ruolo dello  storytelling. Visioni a confronto.
  • 12.00 Esperienza immersiva nella bellezza senza tempo di Villa Caldogno e il segreto del  bussolà.
  • 12.45  Percorso di degustazione sensoriale del progetto “Choose Your Taste, Sweet or  Spicy, only from Europe” promosso dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana con Valentina Bergamin, Cheese Expert e miglior assaggiatore di formaggio 2019

A seguire light lunch con degustazione Provolone Valpadana DOP dolce, Provolone Valpadana DOP piccante

  • ore 14.30 La fucina delle parole con Regina Moretto
  • ore 17.00 chiusura convegno

Ospiti del convegno: tra Verso e Metaverso

Valentina Bergamin: Affascinata dalla magia della trasformazione, da latte a formaggio, non c’è cacio che non abbia assaggiato e di cui non conosca la storia. Comunicare, divulgare, coinvolgere: la sua vita ruota attorno al  formaggio, in tutte le sue forme. Maestro Assaggiatore di Formaggi, Miglior Assaggiatore d’Italia di Formaggi 2019: appassionata, esperta, raccontastorie di formaggio ed è titolare di un’azienda di consulenza casearia e Membro della Guilde  Internationale des Fromagers.

Pamela Boldrin:  filosofa e docente universitaria, esperta di etica e scienza, professionista sanitaria specialista in ambito neurofisiologico. Lavora come libera professionista in diverse cliniche sanitarie, è redattrice presso La Chiave di Sophia (rivista di filosofia pratica) e docente a contratto di bioetica nei corsi di laurea delle professioni sanitarie presso  l’università di Padova.

Alessandro Di Flaviano: autore e influencer scientifico. È nato nel 1996 a Padova e ha una laurea in Sicurezza igienico sanitaria degli  alimenti. Appassionato di cucina e nutrizione, si è specializzato in digital marketing ed è divulgatore scientifico sui social. Nel 2019 ha creato la pagina Instagram  Rubricalimenti che oggi ha raggiunto e superato i 130.000 follower – in cui spiega in  modo semplice la scienza degli alimenti, dà consigli e indicazioni sulle materie prime e sfata i falsi miti del mondo della cucina.  Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro La scienza del cibo (Rizzoli, 2023).

Andrea Liotto:  Public Speaking Trainer & Consultant (Immersive and Metaverse specialist  @Contrainer) Speaker Coordinator @tedxvicenza. Attivo imprenditorialmente dal 2012, dopo esperienze di lavoro e di studio negli Stati  Uniti e in Spagna, si laurea magistrale in Strategie di Comunicazione specializzandosi in Public Speaking con l’utilizzo della Realtà Virtuale. Dopo un anno di ricerca  all’Università di Padova, nel 2021 fonda Upwords Percorsi di Comunicazione società di  consulenza e formazione per comunicatori competenti. In questo periodo si specializza in Tecnologie Immersive studiando e applicando soluzioni per migliorare l’esperienza di vendita, formazione e assistenza. Dal 2022 è amministratore di Contrainer e si occupa di virtualizzazione aziendale creando showroom e presentazioni virtuali delle imprese con l’obiettivo anche di formare e informare su potenzialità e criticità legate al Metaverso.

Regina Moretto: “Azioni per la Realtà Mutante” Copywriter, ghostwriter, editor. “Il mercato cambia le regole. Google cambia gli algoritmi. Le uniche regole certe a cui posso appellarmi sono quelle dell’ortografia  e della sintassi. Cerco le migliori parole per raccontare lo stupore e la  bellezza delle nostre tradizioni. Mi ispiro a miti e simboli per narrare la  cultura del cibo. Leggo con piacere chi ha qualcosa da dire e lo scrive con maestria.  Imparo da quelli bravi per fare la differenza e destare curiosità”.

Giuliano Ramazzina Giornalista e scrittore. Rodigino, 71 anni, giornalista professionista dal 1982, già vice caporedattore de Il Resto del Carlino. È consulente per la promozione editoriale di Studium Marcianum Press e collabora col portale Venezie Post. Ha al suo attivo varie  pubblicazioni di cultura politica e di costume. L’ultimo saggio di politica creativa  pubblicato nel 2022 per Me Publisher-Mazzanti Libri, s’intitola “I coccodrilli  impossibili”. Nel 2023 ha pubblicato “Italogranchio” (Ed. Zerotre, 2023)

Modera Anna Maria Pellegrino gastronoma, blogger, autrice per Geo (Rai Tre) e Presidente AIFB.

Entrata libera, previa prenotazione.

Tra ‘Verso’ e Metaverso. Il futuro dell’esperienza del cibo e il ruolo dello storytelling

Il convegno si è aperto con una riflessione della nostra Presidente, Anna Maria Pellegrino.

Attorno al cibo e ai rituali della sua preparazione si sono sviluppati i linguaggi e i pensieri di tutte le civiltà; intorno a tavole imbandite si sono strette alleanze e decise guerre.

Il cibo è quindi molto più del semplice nutrimento per il corpo: è un mezzo di comunicazione, un simbolo, un modo di vivere le relazioni.

E noi food blogger in quanto comunicatori del cibo, siamo tenuti a esplorare tutte le possibili modalità per raccontarlo al meglio.

Lo storytelling del cibo, oggi deve trasformarsi in una narrazione onnicomprensiva in grado di trasmettere emozioni grazie all’uso sapiente di immagini, parole e suoni.

Dobbiamo quindi indagare il Metaverso per conoscere le molteplici opportunità che ci presenta e i rischi che comporta.

É doveroso porci delle domande, per utilizzarlo in modo consapevole ed etico.

Pamela Boldrin, nel suo intervento, ci ha ricordato come etica e filosofia forniscono un importante contributo alla riflessione e alla conoscenza, poiché ci insegnano a porci le giuste domande. 

“Il mondo digitale sta modificando molte nostre abitudini, tra cui il nostro modo di vivere le relazioni e anche la corporeità. Affinché i cambiamenti siano virtuosi è necessario non subirli ma partecipare attivamente all’effetto plasmante che hanno su di noi, sui nostri corpi, sulle nostre menti. ”

Andrea Liotto ci ha offerto un punto di vista nuovo e innovativo: il metaverso nel mondo del cibo può rappresentare la fase preliminare alle esperienze sensoriali creando una connessione tra reale e virtuale. Esso, inoltre, permette di ampliare il raggio delle nostre conoscenze rendendoci più consapevoli della realtà che ci circonda. 

Andrea Liotto

Da sx Andrea Liotto, Giuliano Ramazzina e Alessandro Di Flaviano credit Foto Club Caldogno

 

Pensiamo per esempio al commercio equo e solidale: come cambierebbero le nostre scelte d’acquisto se, grazie al metaverso, potessimo visitare una piantagione di cacao in Amazzonia? Acquisteremmo ancora la prima confezione che troviamo al supermercato?

In quest’ottica il metaverso non è un luogo a sé da vivere in isolamento e solitudine, ma un’esperienza che si connette con la nostra vita reale e che può avere un impatto sul mondo. 

A fare da contraltare, la visione di Regina Moretto, copywriter ed editor, che trova nella potenza del linguaggio scritto l’espressione più alta della mente umana. Le emozioni suscitate da parole sapientemente scelte, potranno mai essere sostituite dal metaverso?

Non si può parlare di nuove tecnologie e comunicazione senza parlare di social network. Essi per definizione creano nuove relazioni e, negli anni, hanno anche dato vita a nuovi modi di comunicare e fare informazione. 

Alessandro Di Flaviano, autore della pagina Instagram @rubricalimenti ci ha portato la sua esperienza di comunicatore e divulgatore scientifico. Ogni giorno studia il linguaggio più semplice e corretto per parlare ai suoi follower di sicurezza alimentare e reazioni chimiche legate al cibo. Nonostante la sua professionalità, spesso deve fare i conti con gli haters a cui reagisce con ironia scegliendo le parole giuste per disinnescare le loro reazioni. 

In ultimo, l’intervento del giornalista Giuliano Ramazzina che ha fatto delle parole e del racconto la sua professione. Autore del libro  “Italogranchio. La storia d’amore tra un alieno blu e la cozza di Pellestrina” egli ci ha invitato a indagare il metaverso senza pregiudizi. Le nuove tecnologie provocano sempre un’agitazione delle coscienze, una sorta di ribellione sociale, ma entrambe sono necessarie al progresso della collettività e all’evoluzione culturale. 

Percorso di degustazione sensoriale del Provolone Valpadana DOP con Valentina Bergamin

Provolone Valpadana DOP

Degustazione Provolone Valpadana DOP credit Foto Club Caldogno

 

Dopo il convegno i partecipanti hanno preso parte al percorso di degustazione sensoriale del Provolone ValPadana DOP facente parte del progetto “Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe” promosso dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana.
Valentina Bergamin, Maestra Assaggiatrice di Formaggi ha dato uno splendido esempio di storytelling del cibo usando le parole giuste per trasformare un assaggio in un’esperienza sensoriale a tutto tondo: i ricordi e le emozioni si sono fusi con aromi, odori e sapori.
La degustazione di due prodotti di eccellenza come il Provolone Valpadana DOP dolce e il Provolone Valpadana DOP piccante è stata anche l’occasione per parlare del legame tra cibo, storia e territorio.
Perché ciò che mangiamo è sempre espressione di ciò che siamo.

Villa Caldogno e il segreto del Bussolà

Non si può parlare di cibo senza narrare la bellezza dei luoghi a cui appartiene.

Per questo Paola Sartori ha guidato i presenti alla scoperta della bellezza senza tempo di Villa Caldogno. Costruita su un progetto di Andrea Palladio oggi è patrimonio UNESCO e appartiene al comune di Caldogno che ne ha fatto un luogo di aggregazione e cultura per tutti i suoi cittadini.
Ed è proprio negli affreschi della Villa che appare il bussolà di Caldogno De.Co.
Antico dolce vicentino che non manca mai sulle tavole delle feste. Un impasto fatto con ingredienti semplici e antichi come la farina gialla di mais Pignoletto D’Oro di Rettorgole, eccellenza del territorio.

La fucina delle Parole con Regina Moretto

La fucina delle parole con Regina Moretto

Regina Moretto credit Foto Club Caldogno

 

Abbiamo dedicato il pomeriggio a “La fucina delle parole” corso di scrittura tenuto da Regina Moretto.

Al centro degli esercizi la narrazione del cibo e la scelta delle parole migliori per evocare emozioni e raccontare storie che arrivino dritte al cuore del nostro pubblico.

Le parole sono essenziali e, poiché non c’è essenza senza abbondanza, è necessario scegliere quelle più adatte ad avvicinare i nostri lettori e condurli per mano nel nostro mondo.

La scrittura crea un percorso emotivo, sensoriale e conoscitivo per questo ci deve essere un ordine tra le parole. Ordine inteso come giusta sequenza dei termini all’interno di un testo, in cui le parole rappresentano i gradini di una scala che il lettore sale per giungere alla vetta della nostra narrazione. E l’approdo finale è sempre costituito dall’insieme delle emozioni suscitate dal nostro racconto.

Le parole sono, inoltre, l’espressione della nostra umanità. Esse definiscono il nostro universo di senso e pertanto sono comprensibili solo a chi parla il nostro linguaggio.
Per questo è fondamentale conoscere a fondo il nostro pubblico, i suoi valori e le sue aspettative, per comunicare in modo efficace e far sì che il nostro messaggio giunga a destinazione.

A conclusione della giornata una riflessione ha accomunato tutti i presenti: il cibo è sempre un atto culturale, specchio ed espressione della società. Va quindi indagato senza pregiudizi, raccontato con tutti i mezzi che la comunità sente propri, utilizzando le parole che risuonano nella collettività.

 

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