24/10/2024
Frida Kahlo e il cibo: arte, cultura e passione
Gabriella Rizzo ci racconta Frida Kahlo, donna volitiva e passionale e artista iconica. Il suo rapporto con il cibo tra arte, cultura e passione.
Pubblicazione: 02/11/2016
Lista degli argomenti
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Ambasciatrice Francesca Antonucci per il Calendario del Cibo Italiano – Italian Food Calendar
La Frutta Martorana è un prodotto alimentare dolce tipico della Sicilia: queste fedeli riproduzioni delle frutta reale sono anche inserite nel registro dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).
Famosa ormai in tutto il mondo e reperibile in tutta Italia e non solo in Sicilia, la Frutta Martorana è in realtà originaria e tuttora maggiormente lavorata nelle provincie di Palermo, Messina, Agrigento e Trapani.
Oltre ad essere un esempio di creatività e maestria dell’arte pasticcera è anche un esempio di semplicità: si tratta di una ricetta che si realizza in pratica con un unico ingrediente, la pasta reale, in siciliano la pasta Rialidi mennule. Da non confondere con il marzapane: la reale è costituita solo da mandorle, zucchero e acqua di fiori d’arancio.
Una ricetta tradizionale esiste in uno specifico territorio per questione di opportunità: la pasta di mandorle e l’arte di plasmare figure con essa è stata diffusa in Sicilia dagli Arabi. L’isola ha aggiunto alla ricetta le sue mandorle e l’ingrediente che ha dato profumo e eccelsa lavorabilità alla pasta: l’acqua di fiori d’arancio, albero da frutto particolarmente diffuso in Sicilia.
Origine
Il nome di questi dolci è senza dubbio alcuno legato al monastero della Martorana, dove le monache realizzarono le prime “sculture in pasta reale colorata”. Meno chiaro è quali siano state le prime realizzazioni: secondo una delle tradizioni più note nel 1537, in occasione della visita di Carlo V, le monache addobbarono gli aranci del loro florido giardino con frutti succosi e colorati a base di pasta reale. Lo scopo era quello di abbellire gli alberi sprovvisti in quel momento di frutti a causa della stagione in cui avvenne la visita.
Questa, tuttavia, non è l’unica versione dell’origine di queste sculture dolci. Secondo un’altra storia, le suore benedettine del monastero plasmavano precedentemente figure di angioletti e cuori della madonna. L’arte delle figure di spirito religioso in pasta reale divenne in seguito più profana e copia di elementi reali solo in epoca barocca e al di fuori delle mura del convento.
Quando si prepara
In Sicilia la Frutta Martorana si prepara tradizionalmente in occasione della festività dei Morti, dedicata alla commemorazione dei defunti. Il 2 novembre è una data vissuta con intensità e diversi riti in tutta la Sicilia: i bambini che si sono comportati bene ricevono anche dei doni e dolci da parte delle anime dei defunti. A Palermo e a Catania si organizza anche la “Fiera dei morti”.
È in questa occasione che i banchi delle pasticcerie siciliane si colorano e si impreziosiscono di queste fedeli riproduzioni di frutti e ortaggi.
Molto probabilmente l’origine di tali celebrazioni è da far risalire ai culti culti greco-romani ed ai banchetti funebri del tempo. L’offerta di cibo e la sua realizzazione in occasione della festa dei Morti ha molto probabilmente una doppia valenza: un’offerta alle anime dei defunti e un’occasione per vivere la morte non come evento tragico, ma come “passaggio”. In questo contesto sono inseriti i biscotti “crozze ri morti”, le ossa di morto, i “pupi di zucchero”, statuine decorate con colori vivaci e, appunto, la Frutta Martorana.
Come si prepara
La ricetta è di semplice realizzazione; la principale difficoltà sta nella manualità necessaria per garantire forme e colori così simili all’originale da trarre in inganno, almeno ad un primo sguardo.
Ecco la ricetta:
Ingredienti per la pasta di mandorle:
● 500 g di mandorle pelate
● 500 g di zucchero
● 125 ml di acqua di fiori d’arancio
Ingredienti per decorare:
● coloranti alimentari
● gomma arabica
● piccioli e foglie di plastica
Preparazione:
Pestate le mandorle pelate in un mortaio fino a ridurle a farina, quindi sciogliete lo zucchero nell’acqua di fiori d’arancio a fuoco lento. Spegnete il fuoco non appena il composto inizierà a bollire, mescolate bene ed unite la farina di mandorle. Amalgamate bene, e lavorate l’impasto fino a che avrà una consistenza compatta ed un aspetto liscio.
Riprendete l’impasto e mettetelo su una spianatoia inumidita e fate intiepidire a temperatura ambiente. Procedete iniziando a modellare frutti vari, secondo quanto suggerisce la fantasia o l’abilità personale. Lasciate asciugare i frutti realizzati a temperatura ambiente quindi procedete alla colorazione.
In origine i coloranti impiegati erano sicuramente “più romantici” dei comuni coloranti alimentari di oggi: estratti di rose, zafferano e pistacchi,. L’aspetto lucido dei frutti è dovuto alla finitura con la gomma arabica.
Caratteristiche nutrizionali
La Frutta Martorana è un dolce e come tale, secondo il modello sano della dieta mediterranea, va consumato con moderazione. Si tratta di un alimento molto calorico: una porzione da 100 g apporta circa 450 kcal, molte delle quali dovute allo zucchero. Tuttavia, per quanto questo apporto energetico sia effettivamente elevato, è anche rilevante sottolineare che, grazie alle mandorle, è una fonte di fibra alimentare: il 5 % circa del peso è costituito da proteine e grassi, soprattutto acidi grassi monoinsaturi. Le mandorle sono una nota fonte di utili micronutrienti come le vitamina B2 e E, e sali minerali come magnesio, calcio e fosforo.
Questi dolci trovano senz’altro posto in una dieta equilibrata basata sul modello della dieta mediterranea, soprattutto per chi ha anche uno stile di vita attivo.
Oltretutto la Sicilia, in merito alle mandorle ed alla loro salubrità, è in una posizione privilegiata: è la patria della ben nota mandorla d’Avola. Con questa denominazione vengono designate le cultivar Pizzuta, Fascionello e Romana, che sono le più pregiate sui mercati internazionali.
Bibliografia:
www.dolcisiciliani.net
www.vivisciacca.com
www.palermoviva.it
www.politicheagricole.it
Perché agli italiani piace parlare del cibo. Un itinerario tra storia, cultura e costume Copertina flessibile – Elena Kostioukovitch
Scolpire frutta e verdura di Cristianini Di Fidio
Ricettario di Cucina siciliana – Francesco Picciolo
Consorzio Mandorla di Avola
Partecipano come contributors:
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questa e talemente semplice e molto buona