08/11/2024
Il tè: storia, varietà e consigli per prepararlo al meglio
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Pubblicazione: 23/01/2018
Un autorevole scrittore romano, Giunio Moderato Columella, vissuto nel I secolo d.C., scrisse nel suo trattato De re rustica:
Olea prima amnium arborum est
(Fra tutti gli alberi, l’ulivo è il più importante)
Non si può non essere d’accordo! E l’olio, che questo albero prezioso e antico ci dona, è un alimento utilissimo, fondamentale per le sue qualità organolettiche e per gli aspetti salutari per il nostro organismo.
L’olivo, probabilmente originario delle regioni del Mar Caspio (odierno Iran), si diffuse in tutti i paesi del Mediterraneo e arrivò in Sicilia grazie ai Greci che introdussero sull’isola sia le tecniche dell’olivicoltura, sia quelle dell’estrazione dell’olio. Nel Medioevo i monaci Benedettini e Cistercensi diffusero grandi innovazioni nelle tecniche di produzione: furono loro, infatti, a costruire i primi i frantoi, non molto diversi da quelli ancor oggi utilizzati.
La diffusione dell’olivo – e dell’olio – sul territorio siciliano subì fasi alterne a causa delle vicissitudini storiche, ma trovò il suo periodo d’oro durante la dominazione Spagnola (XVI-XVIII secolo). L’olivo divenne un elemento fondamentale nella storia dell’agricoltura siciliana e l’olio assunse un ruolo importante dal punto di vista commerciale.
La coltivazione dell’olivo è diffusa oggi in quasi tutta la Sicilia. In alcune zone le ottime condizioni climatiche, le caratteristiche del territorio e la presenza di alcune cultivar locali hanno dato vita a delle varietà di olio particolarmente pregiate, che si possono fregiare del marchio Dop (Denominazione di Origine Protetta). Ecco qui un tour della Sicilia attraverso i suoi eccellenti oli extravergini di oliva.
L’Olio Extravergine Monti Iblei Dop si produce in circa 19mila ettari tra le provincie di Siracusa, Ragusa e Catania in ben ventiduemila aziende olivicole, dove vengono coltivate varietà di olive come la Moresca, la Tonda Iblea e Nocellara Etnea o Verdese. L’olio è caratterizzato da un gusto medio fruttato e fragrante con una lieve punta piccante.
L’Olio Extravergine Valli Trapanesi Dop, dal colore verde intenso con riflessi dorati, ha un caratteristico profumo fruttato di media intensità, spiccate note balsamiche, sentori di pomodoro ed erbe officinali; l’amaro e il piccante sono ben distribuiti. La zona di produzione si trova nei territori dei comuni di Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Petrosino, Poggioreale, Salemi, San Vito lo Capo, Trapani, Valderice e Vita (in provincia di Trapani). Le varietà più coltivate sono Cerasuola e Nocellara del Belice.
L’Olio Extravergine Val di Mazara Dop ha gusto fruttato piccante e intenso e colore verde denso e brillante. Il nome deriva dalla suddivisione del territorio in epoca Normanna, che vedeva la Sicilia divisa in “valli”: Val di Mazara, Val di Noto e Valdemone. La storia della produzione dell’olio in questi territori è antichissima, tanto che se ne trovano testimonianze in siti archeologici d’età Sicana (ante VIII a.C.) portate alla luce nelle campagne di Sciacca (Agrigento). La zona di produzione si estende per 35mila ettari e comprende ben trentamila aziende, distribuite nella provincia di Palermo e d’Agrigento, dove vengono coltivate varietà come Biancolilla, Cerasuola e Nocellara del Belice.
Nella parte orientale della Sicilia furono i Fenici, nel I secolo a.C., e successivamente i Greci, i quali colonizzarono Catania nel 750 a.C., a introdurre la coltivazione dell’olivo. Oggi in questa zona si produce l’Olio Extravergine Monte Etna Dop. A caratterizzare l’area di produzione di quest’olio è sicuramente la presenza dell’Etna, che, tra storie ricche di fascino e un terreno dove è ancora ben tangibile ciò che resta dell’attività vulcanica, lo rende un prodotto molto apprezzato dagli intenditori. Quest’olio si produce in diversi comuni delle provincie di Catania, Enna e Messina; su 7mila ettari lavorano dodicimilacinquecento aziende. Le varietà di olive da cui si ricava sono principalmente la Nocellara Etnea e, in quantità inferiore, la Moresca, Tonda Iblea, Ogliarola messinese, Biancolilla e Brandofino.
Caratterizzato dal gusto fruttato e dagli aromi intensi, l’Olio Extravergine Valle del Belice Dop ha origini molto antiche. Già nel VII secolo a.C., quando Selinunte era una colonia greca, nelle valli si iniziò la coltivazione dell’olivo, in particolare presso i fiumi Belice e Modione. Oggi l’area di produzione si estende per circa 12mila ettari compresi nei comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Partanna, Salaparuta, Santa Ninfa e Poggioreale (tutti in provincia di Trapani) dove viene coltivata principalmente la varietà locale Nocellara del Belice.
L’Olio Extravergine Valdemone Dop, come il Val di Mazara Dop, prende il nome dalla suddivisione geografico-amministrativa della Sicilia di epoca normanna. La produzione dell’olio si diffuse qui alla fine del XV secolo, come testimoniano i frantoi ritrovati a Castell’Umberto, in provincia di Messina. L’area di produzione si estende per circa 35mila ettari e vi si distingue nettamente una zona costiera e una collinare. Il territorio comprende quasi tutta la città metropolitana di Messina tranne i comuni di Floresta, parte di Mojo Alcantara e Malvagna. Le varietà maggiormente coltivate sono la Santagatese e l’Ogliarola da cui si ricava un olio che si distingue per la dolcezza e il gusto mediamente fruttato.
Sitografia:
http://www.olio-sicilia.it/art_tradizioni.htm
Fonti Foto: Foto dell’olivo
http://www.lagocciadoro.it/rassegna-stampa/novolio-2016-a-menfi-un-weekend-per-scoprire-lolio-extra-vergine-doliva/
https://www.ilmangiaweb.it/olio-extravergine-di-oliva-val-di-mazara-dop-qualita-superiore_p373340862726.html
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