02/09/2024
La cozza di Cervia
Il mitilo mediterraneo (Mytilus galloprovincialis), comunemente noto come cozza, è un mollusco ...
Pubblicazione: 09/01/2024
Lista degli argomenti
Mentre a Venezia e a Viareggio si festeggiano quelli più celebrati e conosciuti della nostra Penisola, la palma del Carnevale più antico d’Italia spetta alla città di Foiano della Chiana in provincia di Arezzo.
Vorrei quindi raccontarti quando nasce questo Carnevale, come si è evoluto nel corso dei secoli e cosa prevede il programma di quest’anno.
Inoltre proverò a farti conoscere meglio la città di Foiano della Chiana, dandoti indicazioni su cosa vedere in questo piccolo borgo e suggerendoti i prodotti tipici da assaggiare, senza dimenticare di offrirti altre informazioni sulla gara culinaria che vedrà coinvolti i soci di AIFB.
Lista degli argomenti
Del Carnevale di Foiano si hanno le prime tracce documentate nel 1539: in una disposizione dello Statuto della Comunità in tema di festività di quell’anno, a questa ricorrenza vennero assegnati 3 giorni di celebrazioni, anche se non si hanno indicazioni precise su come venisse festeggiata.
Il fatto che il Carnevale potesse essere in qualche modo celebrato oggi potrebbe apparire scontato se inserito nel contesto attuale ma se invece lo caliamo in quel periodo storico, assume un significato molto innovativo. Quella era un’epoca in cui la Valdichiana non era altro che una landa paludosa che faceva parte di un enorme Impero comandato da Carlo V d’Asburgo e quindi l’organizzazione di una festa da parte di un piccolo borgo in quei territori era sicuramente un evento straordinario.
Del resto l’Italia viene da sempre considerata come una terra dalle grandi tradizioni, alcune si sono perse nel corso dei secoli, altre sono state dimenticate oppure soppresse dalle guerre, altre ancora invece hanno resistito al passare degli anni e continuano a rinnovarsi come nel caso appunto del Carnevale di Foiano.
Per avere ulteriori notizie documentate di questa festività bisogna arrivare agli inizi del XIX secolo, quando il Podestà Vulpillot emise un’ordinanza con cui dava il permesso di utilizzare le maschere; in quel periodo il Carnevale era concepito come una veglia e veniva festeggiato nelle grandi cucine delle case coloniche. Solo più tardi questa tipologia di festeggiamenti venne sostituita da veri e propri veglioni, che erano organizzati al Garibaldi, il grande teatro cittadino, dove si riunivano i giovani e i meno giovani della città per festeggiare insieme con musica e balli.
Per avere il format attuale bisogna arrivare a tempi molto più recenti, agli anni ‘30, quando nascono i primi Cantieri in cui si dividono gli abitanti della città e vengono organizzate le prime gare per la realizzazione del carro più bello. L’appartenenza di ciascun membro della popolazione a un Cantiere non avviene, come per il Palio di Siena, per area territoriale ma per simpatia e amicizia e quindi ognuno è libero di scegliere il proprio Cantiere a seconda di dove sono i suoi amici e parenti.
Il programma del Carnevale di Foiano del 2024 riprende le tradizioni che, anno dopo anno, si ripetono da quando negli anni ‘30 ha assunto questo format con la costruzione e la gara tra i carri e che hanno portato questa manifestazione a festeggiare nel 2024 la sua 485^ edizione.
Il Carnevale a Foiano si svolge in 5 domeniche, le prime tre precedono il martedì grasso e le ultime due lo seguono: quest’anno i festeggiamenti partono il 28 gennaio e chiudono domenica 25 febbraio quando è prevista la proclamazione del carro vincente.
Negli anni ‘30 era tutto più semplice, questi carri venivano trainati da un trattore, non erano fatti di cartapesta e non avevano come obiettivo quello di rappresentare allegorie ma venivano utilizzate delle semplici carrozze del paese, dove sedevano i cittadini più in vista che gettavano generose manciate di lupini, castagne e baccalà alla popolazione.
Solo nel corso del tempo i carri si sono evoluti e sono arrivati a rappresentare allegorie, eventi di attualità, uomini politici, film e fantasie popolari, diventando ben presto delle forme d’arte.
Oggi vengono ideati e costruiti durante tutto l’anno e prestano la propria opera maestri della cartapesta e tecnici della meccanica che hanno il compito di azionarli dall’interno.
Il loro obiettivo è quello di far divertire il pubblico, creando un’atmosfera magica fatta di statue e caricature di cartapesta dalle dimensioni mastodontiche: si pensi che i carri possono arrivare fino a 17 metri di lunghezza, a 10 di larghezza e a 13 di altezza.
Ogni domenica i carri sfilano per le vie della città, ogni sfilata prende il nome di “corso mascherato” e nell’ultima domenica viene eletto quello vincitore, attraverso la valutazione di una giuria d’eccellenza composta da uno scultore, un pittore, un critico d’arte e uno scenografo.
I carri, ogni volta che sfilano per farsi ammirare, vengono preceduti da decine di figuranti mascherati e dalle maschere, il cui tema è libero, vengono valutate dai giudici e si contendono un ulteriore premio.
Un altro momento da non perdere del Carnevale di Foiano è la cosiddetta “scoriandolata”: a un’ora prestabilita, un cannone spara su carri, maschere e spettatori un enorme quantitativo di coriandoli che ricoprono tutto il borgo e la gente.
Anche i bambini vengono coinvolti nel divertimento, a loro disposizione gli organizzatori del Carnevale riservano un trenino, dei giochi gonfiabili, varie animazioni e dei piccoli carri, dove possono salire, che percorrono Foiano per tutto lo svolgimento di ogni singolo corso mascherato.
Ma il vero protagonista, anzi il vero mattatore e patrono del Carnevale di Foiano è il Re Giocondo, un enorme fantoccio impagliato ricoperto di pezza, con in testa una corona dorata e sul petto un medaglione, anch’esso dorato, che riporta il numero dell’edizione in corso: è il monarca assoluto della manifestazione che ogni domenica è in testa alle sfilate, seguito dai carri maggiori, dalle mascherate e dalle bande.
Uno dei momenti più emozionanti del Carnevale si tiene nell’ultima domenica quando viene celebrato il funerale del Re Giocondo, la cosiddetta “Rificolonata” e si dà lettura del suo testamento: il fantoccio, imbottito di petardi, le cosiddette castagnole, viene portato in piazza seguito dalla banda e dai sudditi, muniti di “rificolone”, le lanterne, e lì si procede con la lettura del suo testamento. È un momento molto divertente in quanto vengono letti, in rima, i fatti più o meno positivi in Italia e nel mondo dell’anno appena concluso e poi vengono svelati gli episodi più bizzarri accaduti alla gente di Foiano, accompagnati dagli ironici lasciti ordinati dal Re in favore dei malcapitati.
Alla fine del testamento vengono proclamati i vincitori della maschera e del carro più bello e si procede al rogo del fantoccio, che viene dato alle fiamme nella Piazza come atto finale di questa cerimonia spettacolare: finisce il suo regno e gli subentra un nuovo Re Giocondo che regnerà l’anno successivo.
Un’ultima particolarità di questa manifestazione è che viene organizzato un secondo Carnevale, chiamato il “Carnevale sotto le stelle”, all’inizio dell’estate dove i carri sfilano per un’ultima volta lungo le strade del paese prima di essere smantellati e sostituiti da quelli che parteciperanno al Carnevale dell’anno seguente.
A corollario del Carnevale di Foiano è prevista una sfida di ricette, denominata “dalla padella alla brace”, con cui verrà data una degna fine a Re Giocondo, il fantoccio di carta e di stracci, protagonista indiscusso insieme ai carri di questa meravigliosa manifestazione che sarà bruciato nell’ultima domenica del Carnevale e si porterà via tristezza e inverno.
E chi meglio delle blogger di AIFB, che di gare sono delle vere esperte, potrebbe riuscire a portare a termine questo ardito compito?
Il comitato organizzatore del Carnevale di Foiano insieme all’Associazione Italiana Food Blogger ha organizzato una sfida a suon di “pentole e cucchiare”, dove le 30 blogger che parteciperanno alla gara, dovranno preparare una ricetta che abbia come tema il saluto all’inverno, che dovrà essere accompagnata da un articolo dove racconteranno il Carnevale di Foiano.
Nel prossimo articolo ti racconterò le bellezze da vedere a Foiano e i suoi piatti della tradizione.
02/09/2024
Il mitilo mediterraneo (Mytilus galloprovincialis), comunemente noto come cozza, è un mollusco ...
05/08/2024
Jerusalem non è solo un libro di cucina ma è una vera ...
19/07/2024
Nel mese di maggio della scorsa primavera i soci di Aifb si ...