02/09/2024
La cozza di Cervia
Il mitilo mediterraneo (Mytilus galloprovincialis), comunemente noto come cozza, è un mollusco ...
Pubblicazione: 18/10/2018
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La città di Gorizia, situata sul confine italo-sloveno tra le valli dell’Isonzo e del Vipacco, è circondata dalle colline del Collio, note per i vigneti. Circa l’etimologia del nome non si hanno notizie certe: secondo alcune ipotesi il toponimo potrebbe derivare dal termine sloveno Gora, vale a dire “piccolo monte”.
Gorizia, crocevia di usi culinari diversi
Gorizia, punto d’incontro della cucina mitteleuropea, friulana e triestina, è una piccola perla enogastronomica, terra d’elezione di vini nobilissimi e distillati raffinati, nonché di ricca e varia tradizione della tavola. Nel goriziano, gastronomicamente privato del suo entroterra finito oltreconfine, troviamo diversi usi culinari con profonde ascendenze austro-ungariche, prestiti veneziani e influenze slovene. Leggere le ricette goriziane significa compiere un viaggio attraverso il gusto e i sapori dei piatti tipici del territorio, caratterizzato da splendidi paesaggi: le fertili colline coltivate a frutteti e vigneti e la pianura ricca di orti e giardini. Attraverso la cucina goriziana si scopre la storia di una terra di confine, da sempre in contatto con culture diverse da cui è stata influenzata e arricchita.
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Vediamo come il melting pot della variegata comunità goriziana ha favorito l’arricchimento della tradizione gastronomica, grazie anche alla presenza di prodotti tipici di eccellenza.
Oltre ai celebri vini Doc di Collio, Isonzo e Carso, tra i più pregiati al mondo, si uniscono la produzione di liquori come il digestivo Pelinkovec a base di artemisa absinthium; il miele, prodotto nelle zone di San Michele, del Sabotino e del Collio; l’olio extravergine di oliva del Collio, prodotto nella varietà Carbona o Briŝka ĉrnica.
Altri prodotti tipici del territorio sono la vržota o verza di Sant’Andrea, base di molti piatti della tradizione e il radicchio canarino e rosa. I piatti della cucina goriziana sono legati sia al mondo contadino, di cui fa parte la jota (minestra a base di crauti, fagioli e patate insaporita con carne di maiale e semi di cumino), sia alla tradizione asburgica come il gulash. Troviamo inoltre piatti a base di polenta e gli gnocchi di semolino e patate ripieni di susine e conditi con burro e cannella. Come contorno, soprattutto di carne di maiale, abbiamo la brovada, piatto a base di rape bianche a colletto viola.
Anche tra i dolci possiamo individuare diverse tradizioni: da quella latina a quella slava, all’austro-boema non senza tracce ungheresi, dalmate, greche e persino turche. Ricordiamo soprattutto la gubana, dolce pasquale a base di pasta sfoglia ripiena di frutta secca, canditi, spezie e miele.
La putizza è un altro dolce ripieno arrotolato a spirale, realizzato con pasta al lievito ricca, il cui consumo è legato anche alle festività pasquali e natalizie. Gli ingredienti principali del ripieno sono principalmente noci, uvetta, burro e zucchero, con l’aggiunta di cedro e arancia canditi, cannella, talvolta anche miele, biscotti macinati e spesso panna o albumi montati a neve.
Lo strucolo è un dolce arrivato dall’Austria, probabilmente attraverso la Slovenia: deriva dallo strudel viennese ed è caratterizzato da pasta stesa sulla quale si spalma un ripieno di mandorle tostate, noci tritate, miele o zucchero. Secondo diverse fonti, l’origine di questo dolce va ricollegata al turco baklava giunto nella penisola balcanica grazie ai Turchi nel 1541. In seguito si aggiunsero le mele e l’uva passa e assunse il nome tedesco, strudel, cioè “vortice”, perché era arrotolato a spirale.
Ph. Chiara Selenati (@chiaraselenati)
La pinza goriziana è una focaccia con profumo di vaniglia, rum, anice stellato e scorze di agrumi, di forma rotonda e con tre tagli in superficie.
Il cibo contrassegna l’identità di un popolo e la tradizione culinaria, con il suo mix di sapori, rappresenta il forte legame con la storia. In quest’ottica è nata Gusti di frontiera, manifestazione enogastronomica giunta quest’anno alla 15^ edizione. Dal 27 al 30 settembre 2018 Gorizia, ancora una volta, ha rappresentato quel crocevia di sapori, profumi e colori con prodotti e piatti provenienti dai quattro angoli del mondo.
Fonti:
Per il testo:
www.gustidifrontiera.it
www.comune.gorizia.it
La cucina mitteleuropea delle Madri Orsoline di Gorizia, L. Pillon (a cura di), Libreria Editrice Goriziana, 2006
Dolce Gorizia- Pasticceria dell’Antica Contea, R. Zottar, Libreria Editrice Goriziana, 2015
Per la foto in evidenza:
Vanessa Colosetti (@laviniavane)
Per le foto nel testo:
Foto panorama Collio: http://www.2east.it/pacchetto_bike_n.html
https://gustidifrontiera.it/it/
https://www.pinterest.it/pin/281263939205896279/?lp=true
https://www.rurality.it/blog/dolce-natale-in-friuli-venezia-giulia-dalla-gubana-al-presnitz/
https://www.cafetv24.it/pisusletsgo-arriva-premio-tipigo-assegnato-prodotti-tipici-gorizia/
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