La Festa Artusiana

Festa Artusiana

La Festa Artusiana cultura a tavola quest’anno si festeggerà dal 24 giugno al 2 luglio.

L’evento si terrà, come ogni anno, a Forlimpopoli dove viene festeggiato il suo cittadino più illustre e padre universalmente riconosciuto della cucina domestica italiana: Pellegrino Artusi.
Per nove giorni, solitamente dall’ultimo sabato di giugno in poi, le vie del centro si animano di eventi, show cooking, mostre e spettacoli legati all’arte di mangiar bene, quasi fosse un mantra da ripetere in continuazione.
Il filo conduttore è senza ombra di dubbio “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” il libro che Pellegrino Artusi scrisse oltre un secolo fa e chiamato da tutti semplicemente “l’Artusi”.

Le oltre 790 ricette domestiche che si trovano all’interno del più famoso libro di cucina al mondo animano la città, in particolare nei tanti ristoranti e stand allestiti lungo le strade e nelle piazze principali, rinominate per l’occasione come i capitoli del manuale.

Che cos’è la Festa Artusiana?

La Festa Artusiana si celebra dal 1997 con l’intento di far rivivere a Forlimpopoli il gusto della scoperta dei sapori, della lentezza e la magia di cucinare in un ambiente domestico. Far ritrovare, a chi decide di visitare la festa, un sapore nuovo, un abbinamento ardito e insolito.
Tantissime sono le associazioni che lavorano a questo progetto e lo rendono unico, perché di fatto gestiscono tutte le fasi della festa in modo super professionale e riescono a trasmettere la magia ad ogni partecipante.

festa artusiana piazza

La piazza in festa

 

Cosa possiamo trovare se decidiamo di partecipare alla Festa Artusiana?

Innanzitutto il mercato. Per 9 serate l’area della festa si colora con un ricco mercato all’insegna della buona tavola e delle migliori tradizioni.
Associazioni, aziende agro alimentari, piccoli artigiani, allevatori propongono le eccellenze presenti sul territorio e non solo. Il visitatore è accompagnato in una vera e propria esperienza gustativa ma anche educativa perché molte delle aziende presenti condividono una filosofia basata sulla sostenibilità ambientale e sulle scelte consapevoli. Una posizione di riguardo è infatti riservata proprio ai prodotti biologici e alla promozione della biodiversità. È un’ottima occasione per fare acquisti di qualità passeggiando per le vie del centro.
Le aziende che partecipano al mercato della Festa Artusiana rispecchiano la filosofia e i principi sui quali si basa la manifestazione: buone materie prime, prodotti di stagione e del territorio legati preferibilmente alla cucina di casa, valorizzazione della memoria gastronomica.

I ristoranti sono il vero cardine della manifestazione e nei loro menù si ritrovano i piatti presenti nel libro de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Importantissima è la qualità delle materie prime utilizzate e l’impiattamento deve essere di tipo casalingo, senza fronzoli inutili.
La piazza centrale di Forlimpopoli, è rinominata nei giorni della festa “Piazza Pellegrino Artusi” ed è il cuore pulsante della manifestazione e il luogo di partenza per ogni percorso enogastronomico.
Qui si concentrano i diversi punti degustazione, per un viaggio del gusto che intreccia le eccellenze del territorio con piacevoli incursioni nei sapori tipici d’Oltralpe, e non solo.

I premi

Importantissimi sono i premi che ogni anno vengono consegnati.

  • Premio Artusi: attribuito ogni anno ad un personaggio che, a qualsiasi titolo, si sia distinto per l’originale contributo dato alla riflessione sui rapporti fra uomo e cibo.
  • Premio Marietta: Maria detta Marietta Sabatini, da Massa e Cozzile (Pistoia) è il vero pilastro in Casa Artusi. D’aspetto signorile, forte di carattere e istruita, Marietta è la governante che, assieme al cuoco forlimpopolese Francesco Ruffilli, serve fedelmente il padrone di casa fino all’ultimo e contribuisce al successo del manuale di cucina più famoso al mondo. Ai fedeli domestici, Marietta e Francesco, Artusi lascia, fra l’altro, i diritti del libro. Un premio in denaro viene assegnato alla migliore Marietta dei giorni nostri.
  • Premio Marietta ad honorem: dal 2005 la Festa Artusiana ha deciso di conferire lo speciale riconoscimento “Marietta ad honorem”, per premiare chi consacra tempo e talento alla scoperta, alla tutela, alla cultura delle risorse alimentari del territorio, con libri, articoli, conferenze e degustazioni.

La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene

Pellegrino Artusi progetta il suo ricettario come contributo alla costruzione di una cultura nazionale entrando profondamente nella quotidianità degli italiani.
Nella “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, l’Artusi riprende le tradizioni orali e i suggerimenti dei suoi lettori unendo queste tradizioni in un manuale che, per la prima volta, regala all’Italia il senso di una gastronomia unitaria. Anche dal punto di vista linguistico, compie una vera rivoluzione. Abbandona tutti i termini ricchi di francesismi tipici di fine ottocento per lasciar spazio ad un italiano corrente, semplice ed efficace.
Nella ricetta del cacciucco, ad esempio, Artusi scrive: “Dopo l’Unità d’Italia mi sembrava logica conseguenza pensare all’Unità della lingua parlata”.

“La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” è un successo editoriale che trova pochi termini di paragone: l’opera è stata tradotta in inglese, tedesco, olandese, spagnolo, portoghese, russo e francese.
Ciò che rende inimitabile questo libro è il modo in cui è scritto. Le ricette sono arricchite di storie e di aneddoti, e la lettura è sempre piacevole, intrisa di espressioni vivaci e colorite, talvolta di matrice popolaresca, talvolta letteraria.

“La Scienza in cucina” è un libro da consultare e da usare, ma anche da leggere serenamente, in salotto o in cucina, con la leggerezza di chi, come Artusi, ama fare le cose con cura ma senza prendersi troppo sul serio.

 

L'Artusi

L’Artusi

Chi è Pellegrino Artusi?

Uomo di cultura, critico letterario, scrittore, gastronomo. Il commerciante Artusi è senza ombra di dubbio riconosciuto come il padre della cucina e divulgatore della lingua italiana.

Nasce a Forlimpopoli il 4 agosto 1820, da Teresa Giunchi e Agostino Artusi. Dopo gli studi al Seminario di Bertinoro, comincia ad occuparsi degli affari paterni.
Nel 1851, dopo l’irruzione a Forlimpopoli della banda del Passatore, la famiglia Artusi si trasferisce a Firenze, dove continua l’attività commerciale rilevando un banco di seta. Artusi gode di una vita agiata, ma non perderà mai di vista le sue passioni per la letteratura e la cucina.

Ritiratosi a vita privata, nel 1865, si dedica a tempo pieno ai suoi interessi culturali, scrivendo, senza grande successo, prima una biografia di Ugo Foscolo e poi “Osservazioni in appendice a 30 lettere del Giusti”, entrambi pubblicati a proprie spese.

La qualità delle ricette, la capacità di scegliere le più rappresentative e di esporre in modo semplice e chiaro sono solo alcune delle ragioni del successo irresistibile che arriva invece al suo terzo libro, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, la cui prima edizione viene pubblicata nel 1891.
Fino al 1911, anno della morte, Artusi ne curerà personalmente 15 edizioni, arricchite ogni volta di aggiustamenti linguistici e nuove ricette, grazie anche ai consigli dei lettori e delle lettrici. Nel 1931 le edizioni giungono a quota 32 e l’Artusi (ormai il manuale veniva chiamato con il nome del suo autore) era uno dei libri più letti dagli italiani, insieme ai Promessi Sposi e a Pinocchio.
Pellegrino Artusi, dopo sessant’anni anni vissuti a Firenze, non può scordare il paese natale, tanto da nominarlo, inaspettatamente, esecutore ed erede testamentario. Da questo lascito nasce Casa Artusi e la voglia di celebrare ogni anno questo personaggio così importante per la città di Forlimpopoli.
Alcune curiosità su Pellegrino Artusi, e alcune delle ricette tratte dal suo libro, le potete trovare nell’articolo Pellegrino Artusi scritto da Paola Sartori.

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