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Pubblicazione: 19/03/2018
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Le origini e lo sviluppo di questa pianta
Il melo è una pianta di origine asiatica arrivata in Europa passando per la Grecia, percorrendo la via della seta. All’inizio dell’Ottocento la pianta del Melo era già diffusa in Trentino Alto Adige.
La pianta del melo ergeva rigogliosa, accanto ai masi e alle case contadine a sostentamento di uomini e animali.
Le prime coltivazioni di mele destinate al commercio, si svilupparono in Trentino e in Alto Adige durante il XIX secolo. Il cambiamento della destinazione d’uso della coltivazione delle mele fu determinato dalla coincidenze di due fattori contingenti : la realizzazione di moderni acquedotti e la crisi della viticoltura dovuta dall’attacco parassitario della fillossera, che provocò la distruzione di molte viti e la necessità di reimpianti.
L’attività di esportazione delle mele ricevette una forte spinta dalla costruzione della linea ferroviaria del Brennero nel 1867. Il trasporto divenne più semplice e le mele trentine arrivarono Oltralpe.
Fra gli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, grazie alla modernizzazione delle tecniche di coltivazione e a un’attenta promozione commerciale, la melicoltura è diventata un’importante realtà economica in tutta la regione.
Le mele hanno certamente un impatto economico importante; attualmente l’Italia è il quarto produttore mondiale di mele e il Trentino Alto Adige è la prima regione italiana con circa diciottomila ettari di meleti e circa ottomila famiglie impegnate nella coltivazione. Oltre l’80% dei produttori di mele aderisce a un consorzio o a una cooperativa potendo così contare su un aiuto durante tutta la stagione produttiva e su una migliore rete per la distribuzione e commercializzazione del raccolto. Cooperative e consorzi, alcuni dei quali sono diventati dei veri e propri brand conosciuti a livello mondiale, sono a loro volta un importante soggetto economico regionale.
Una così grande produzione di mele avviene con due metodi: la coltivazione integrata e la coltivazione biologica.
Le varietà di mele coltivate in Trentino Alto Adige sono tantissime. Fra le più conosciute ci sono le Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Jonagold, Morgenduft, Red Delicious, Stayman Winesap che vengono commercializzate anche con il marchio Mela Alto Adige Igp (Südtiroler Apfel ggA), Mela Val di Non Dop, Mele del Trentino Igp.
Le proprietà della mela
Una mela al giorno toglie il medico di torno. Non si dice così per dire!
Le mele sono il frutto consigliato per qualsiasi dieta. Perché sono ricche di vitamine, sali minerali e fibre. Adatte per l’alimentazione degli sportivi, per i bambini e per gli anziani.
Le mele contengono vitamina A e vitamina C. Una buona mela copre circa 25% del fabbisogno giornaliero di vitamine per un adulto se mangiata con la buccia. Si dice che il 30% delle proprietà benefiche delle mele si trovi nella buccia, per questo sarebbe importante gustarle senza sbucciarle, lavandole moto bene con acqua tiepida. Se il frutto viene essiccato la vitamina A si concentra ed è un ottimo e salutare snack spezza fame.
Adatta per essere mangiata cruda o cotta, per preparazioni dolci e salate, la mela può diventare la regina di un intero menù.
Le mele del Trentino Alto Adige caratterizzano il dolce tipico della regione, lo strudel, che in realtà è di origine Turca senza mele all’interno. Il sapore acidulo delle mele inserite nella preparazione degli stufati di maiale ci regala una salsa di accompagnamento alla carne meravigliosa.
Le mele inserite nelle insalate invernali abbinate a frutta secca e formaggi rendono unico un contorno semplice.
Ogni anno vengono pubblicati nuovi libri di ricette dedicate alle mele, protagoniste di sempre nuovi abbinamenti e nuovi esperimenti.
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Credits:
https://vimeo.com/119841090
http://www.giornaletrentino.it
https://www.tastetrentino.it/prodotti/frutta/mele/
http://www.lavocedelnordest.eu/in-val-di-non-la-mela-fa-festa-conadotta-un-melo-fiorinda-e-la-quattro-ville-in-fiore/
Articolo a cura di Monica Campaner del blog Tutti possono cucinare
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